Re Zeus il cane che non voleva adottare nessuno

Re Zeus è un mix di pit bull, di soli sei anni. Purtroppo la sua vita non è mai stata molto semplice ed infatti, la sua storia ha fatto il giro del mondo. I volontari di Humane Society hanno fatto il possibile per trovargli una famiglia, ma nulla sembrava bastare.

Il cucciolo, è stato portato nel rifugio, quando aveva solamente due anni. I ragazzi gli hanno sempre donato l’amore e le cure di cui aveva bisogno. Inoltre, hanno fatto anche diversi annunci per trovargli una nuova casa. Re Zeus, però, è stato adottato per ben due volte ed ogni volta, lo riportavano sempre indietro. Sembrava proprio che nessuno volesse prendersi cura di lui. Un giorno nella città dell’Indiana, i volontari aveva organizzato una giornata dedicata alle adozioni. Proprio in quell’evento erano riusciti a trovare una casa alla maggior parte dei cani presenti nel rifugio. Aveva partecipato anche Re Zeus, ma per lui nessuno ha mai fatto una richiesta. Il cane stava per entrare in depressione, era sempre molto triste nel suo box ed i ragazzi, volevano fare qualcosa urgentemente per aiutarlo. Per questo motivo hanno pensato di pubblicare una sua clip sulla loro pagina Facebook, per far vedere a tutti la sua dolcezza. Nessuno di loro però, avrebbe mai immaginato che sarebbe diventata virale. E’ stato inaspettato ma bellissimo, per tutti. Una dolce famiglia, nel vedere quelle immagini, ha deciso di chiamare i ragazzi e con stupore di tutti, Re Zeus aveva una richiesta. Ecco il video della storia di seguito:

Austin Smith e Carleigh Jennifer Smith, sono andati il giorno dopo aver visto la clip nel rifugio e dopo aver incontrato il cucciolo, hanno subito firmato i moduli per la sua adozione.

I volontari erano al settimo cielo, poiché erano consapevoli delle difficoltà che ha dovuto affrontare quel cane ed ora, ha il lieto fine che merita.

I due amici umani, ogni giorno pubblicano sul loro profilo Instagram le diverse avventure che fanno con Re Zeus ed in molti si commuovono nel vedere la sua felicità.

Storie del genere ci dimostrano, che la speranza è sempre l’ultima a morire.

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