Ricordate la donna che avvelenò il cane dei vicini perché abbaiava troppo? Finalmente è stata condannata: “Una sentenza importante”
Dopo anni di lotte per i diritti degli amici a quattro zampe, è stata raggiunta la prima "sentenza importante"
È stata definita una sentenza “importante”. I fatti risalgono al 2016, ma oggi tutti coloro che amano gli animali hanno accolto con gioia la notizia diffusa, perché un cane ha ottenuto giustizia. Il Tribunale ha condannato una donna di 53 anni di Meldola, un comune in provincia di Forlì, ad un anno e tre mesi di reclusione. E ad un risarcimento di due mila euro per la famiglia del cane e di 500 euro per tutte le associazione che sono rese parte civile nel processo.
La donna è stata incastrata grazie alle telecamere dell’abitazione di famiglia. Probabilmente infastidita dal continuato abbaiare del cane dei suoi vicini, ha ben pensato di comprare del veleno, con precisione del lumachicida e di uccidere il povero amico a quattro zampe.
Dopo aver visionato le immagini delle telecamere, le autorità hanno avuto modo di ricostruire quanto accaduto. I filmati mostrano la 53enne avvicinarsi alla casa dei suoi vicini e dare al cane One dei bocconi avvelenati.
La presidente dell’Enpa: “Sentenza importante”
La presidente dell’Enpa ( Ente Nazionale Protezione Animali), Carla Rocchi è voluta intervenire dopo la sentenza, sottolineando l’importanza di quanto deciso dal Tribunale.
Si tratta di una sentenza importante perché mette al centro il valore della vita dell’animale, spesso vittima di insofferenza o litigi condominiali. Iniziano ad essere sempre più numerose le pronunce in materia di liti tra vicini. Spesso causate da intolleranze nei confronti dei rispettivi animali o di uno dei due, che sfociano, purtroppo, nella morte degli animali innocenti. Ringrazio l’avv. Claudia Ricci e l’avv. Franca Maltoni, riferimento della rete legale Enpa a Forlì, che hanno seguito il procedimento, supportando la famiglia di One.
La presidente dell’associazione ha poi evidenziato come in passato questi crudeli gesti venissero ignorati e non fossero tutelati dalla legge. I cani morivano avvelenati ogni giorno e le famiglie non speravano nemmeno di ottenere giustizia. Ma oro le cose stanno cambiando e gli amici a quattro zampe hanno sempre più diritti.