Ritrova il suo cane Zeus dopo due anni: era finito in un’altra città
Debbie non ha mai perso la speranza, ha cercato Zeus ogni giorno: "Alla fine, è arrivata quella chiamata"
Quando il cane Zeus, un cucciolo di Terrier, è scomparso dal giardino della sua casa, la sua mamma umana è entrata nel panico. Debbie Petranck, questo il nome della donna, ha setacciato tutto il quartiere con la speranza di ritrovate il suo amato amico a quattro zampe. Purtroppo l’animale sembrava scomparso nel nulla.
L’ho cercato ovunque, per ore, per giorni interi. Non sono riuscita a trovare nemmeno una minima traccia. Non riuscivo a crederci, mi sembrava di vivere un incubo.
La donna non ha mai smesso di cercare Zeus e di avere speranza. Ogni giorno ha pubblicato appelli sui social network e chiesto anche al giornale locale, di pubblicare un annuncio settimanale.
Dopo ben 24 mesi dal giorno della scomparsa, Debbie ha ricevuto una chiamata dai volontari di un’associazione, la Friends of the Dearborn Animal Shelter.
Il ritrovamento di Zeus
Quelle persone dall’altra parte del telefono mi hanno chiesto se fossi la proprietaria di Zeus. Avevano trovato il mio cane a 1000 miglia di distanza da casa mia. Da Ocal era arrivato a Detroit. Come era possibile?
Debbie non ha esitato nemmeno un secondo, è salita in macchina ed ha intrapreso il viaggio verso il rifugio dell’associazione.
Una volta arrivata alla struttura, mi hanno spiegato che Zeus aveva vissuto per due anni con un uomo, che lo aveva trovato per strada e credendo fosse un randagio, lo aveva adottato.
La donna ha continuato a raccontare, spiegando che in seguito, quello stesso uomo si era trasferito in un’altra città, ma Zeus era riuscito a fuggire dalla nuova casa ed era riuscito a tornare a Detroit.
I volontari lo hanno trovato a vagare per le strade, ma una volta analizzato il microchip, hanno scoperto che apparteneva a Debbie.
Sono rimasta a guardarlo, non mi sembrava vero. Ero euforica e nervosa. E se non mi avrebbe riconosciuto?
Quando Zeus ha visto la sua vecchia proprietaria ed ha percepito il suo stato emotivo, l’ha riconosciuta all’istante! È corso felice incontro alla sua mamma e si è lasciato stringere tra quelle bracia che gli erano mancate così tanto.
La meravigliosa riunione è stata ripresa dai volontari in un video, poi pubblicato sulla pagina dell’associazione.
Questa storia ci dimostra l’importanza di un microchip e ci insegna che quando troviamo un animale per strada, la prima cosa che dobbiamo fare, è portarlo dal veterinario per scoprire se appartenga già a qualcuno.