Il salvataggio del cane che attendeva alla fermata dell’autobus (VIDEO)
Cane malato, triste e solo si era rannicchiato alla fermata dell'autobus in attesa di un po' di cibo marcio e qualche carezza; ecco cosa gli è successo
Questa è la storia di un cucciolo che è rimasto alla fermata dell’autobus senza che nessuno decidesse di fermarsi, per molto tempo. Il piccolo giaceva lì, malato, triste e solo, in attesa di un’anima compassionevole. Ma tutto sembrava invano, molti passavano di la ignorandolo, alcuni forse lo guardarono, altri gli lanciarono un po’ cibo marcio e poi se ne andarono.
Lui avrebbe voluto solo una carezza… Il cucciolo trascorse 3 lunghi giorni in quel luogo affollato. Era affamato e sentiva tanto freddo. Alla fine, una volontaria di Stray Paws fu avvisata da un passante e non esitò a correre in suo soccorso.
“Quando sono andata in suo soccorso, era ancora lì, esausto e molto triste, rannicchiato in una scatola di cartone”, ha detto la donna.
Il cuore della donna si è spezzato in due quando lo ha visto tremare per il freddo, a malapena in grado di muoversi. Si rese presto conto che qualcosa non andava nel cane. Quindi ha deciso portarlo direttamente dal veterinario per un esame approfondito.
Il cucciolo venne chiamato Helu. Il veterinario scoprì che soffriva di un versamento polmonare, che gli causava agitazione e non gli permetteva di camminare correttamente. Il cagnolino dovette rimanere in clinica per diversi giorni sotto le sue cure ma il dottore promise a Helu che sarebbe andato tutto bene.
Il piccolo stava rispondendo bene a tutte le cure e, soprattutto, all’amore che gli veniva mostrato per la prima volta nella sua vita.
Dopo qualche giorno, Helu tornò a camminare con l’aiuto di un guinzaglio. Riconobbe immediatamente la sua salvatrice che era venuta a trovarlo. La donna non poté fare a meno di essere commossa e decise di adottarlo per sempre. Lo portò via con sé e gli fece una promessa: non avrebbe permesso più a nessuno di distruggere di nuovo il suo cuore.
Da adesso in poi, Helu non dovrà mai più preoccuparsi del suo prossimo pasto o di avere un posto dove posare la testa.