Uomo di 95 anni, con il cuore a pezzi, saluta per sempre la sua cagnolina
Jim, dopo una terribile esperienza, si è ritrovato costretto a dire addio alla sua cagnolina Sandy
Il pover’uomo che vedete in queste immagini, è un anziano di 95 anni, di nome Jim Morgan, nato in Nuova Zelanda. Se ne sta accoccolato al suo amato cane, Sandy, con il cuore a pezzi, dopo che l’animale è stato attaccato da altri sei cani. Tutto ha avuto inizio, in uno dei loro soliti giorni, in cui erano usciti a fare la passeggiata quotidiana. Jim portava sempre Sandy in giro per le strade della città. Tutti li conoscevano e li rispettavano.
Quel giorno però, per strada c’erano sei cani, in branco, che alla vista di Sandy, l’hanno attaccata. Jim ha provato ad intervenire, ma quando è riuscito ad allontanarli, era ormai troppo tardi. Inizialmente, il veterinario gli diede una speranza, dicendogli che se avessero amputato la zampa, la cagnolina sarebbe sopravvissuta. Alla fine però, la sofferenza era troppa e l’anziano signore si è ritrovato costretto a seguire il consiglio del team veterinario e, quindi, ad accettare che le facessero la fatale puntura, l’eutanasia. Dopo dodici anni di amicizia e amore, in modo inaspettato e ingiusto, Jim si è ritrovato costretto a salutare per sempre la sua amata Sandy. Purtroppo quest’uomo ha problemi di udito ed è quasi cieco, ma non ha mai rinunciato a fare quelle piacevoli passeggiate con la sua cagnolina. Ha raccontato che stavano semplicemente passeggiando, quando questo branco li ha attaccati. Hanno afferrato Sandy per le zampe e nell’impatto, Jim è caduto a terra. “A causa di queste ferite e di alcune altre complicazioni, della sua età e del suo peso, il veterinario mi disse che era impossibile eseguire un’operazione e che sarebbe stato crudele da parte mia, far vivere Sandy in quelle condizioni”, ha raccontato Jim.
Fortunatamente quest’uomo ha potuto contare sul supporto dei suoi vicini, che non appena hanno saputo cosa era accaduto, si sono precipitati da lui. Cynthia, la sua più cara amica, ha raccontato: “come mi ha vista, mi ha abbracciata. Singhiozzava. L’ho stretto forte e gli ho detto che sapevo quanto fosse difficile, ma che purtroppo, alcune volte dobbiamo lasciare che le cose accadano e dobbiamo imparare a lasciarle andare. La notte successiva, mentre piangeva, mi ha detto: ‘voglio morire con Sandy’. Il mio cuore si è spezzato. Aveva già perso sua moglie, ma era sempre stato una persona positiva e sentirlo parlare così, è stato terribile“.
Si è poi scoperto che quei sei cani, appartenevano ad un abitante del quartiere, un uomo costretto su una sedia a rotelle. Non erano dei randagi, erano cani, non educati, lasciati liberi per la città.
“Erano sei, la mia Sandy non ha avuto nemmeno la possibilità di difendersi”.
Ciao Sandy, RIP ♥.
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