Vercelli, cane Duro, abbandonato in discarica

Vercelli, un cane che i volontari hanno chiamato Duro, è stato abbandonato in una discarica perché era vecchio e malato; ecco com'è finita la storia.

Vercelli, un cane di nome Duro, è stato abbandonato in una discarica: i suoi proprietari non hanno tenuto conto della sua età e della malattia che, ormai, aveva invaso il suo povero corpo e lo hanno avvolto con un telo di plastica per poi gettarlo in una discarica. Ecco come finisce la storia di Duro.

Duro di nome e di fatto: duro come la roccia, come la vita… duro come il cuore di pietra di chi lo ha abbandonato. Il cane senza nome travato in una discarica a Vercelli, vicino alla ferrovia di Rovasenda, è stato battezzato dai volontari di Quattro Zampe nel Cuore ONLUS Duro perché ha dimostrato di voler vivere. Si era aggrappato alla vita con le unghie e con i denti. Non era pronto per morire. Ha lottato come un valoroso guerriero.

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Quando il suo proprietario ha visto che, ormai, era troppo vecchio e malato, ha pensato bene di infilarlo in un sacco, di quelli gialli che si usano nei cantieri. E, dato che doveva gettare del materiale di scarto edile, ha approfittato per sbarazzarsi anche del cane.

Duro

A trovare il povero animale sono stati i tecnici della ferrovia che hanno visto il sacco facendo degli strani movimenti. L’hanno aperto e hanno trovato l’anziano meticcio in condizioni davvero pietose. L’animale è stato affidato ai volontari di Quattro Zampe nel Cuore ONLUS che lo hanno battezzato Duro.

Ecco cosa hanno scritto i volontari sulla loro pagina Facebook:

“Era davvero stremato, pieno di insetti, disidratato e letteralmente distrutto”.

Al’inizio Duro sembrava reagire bene alle cure. I veterinari hanno detto che il cane era malato di filaria ed anemico e aveva anche problemi neurologici. hanno provato a curarlo per alcuni giorni… ma, alla fine, il suo povero cuore si è fermato.

arcobaleno

Commovente il post che i volontari di Quattro Zampe nel Cuore ONLUS gli hanno dedicato:

“È una magra consolazione sapere che non si sia addormentato solo, è una magra consolazione sapere di avergli dato la migliore chance possibile. Non è morto in un sacco ma è comunque morto a causa dell’incuria dell’essere umano che ha avuto la sfortuna di trovare, è comunque morto con quel sacco”.

Le forze dell’ordine sono state informate dell’accaduto e stanno cercando il colpevole che rischia una denuncia per maltrattamento e uccisione di animale. La legge prevede, in questi casi, fino a due anni di carcere.

Chi sa o ha visto qualcosa deve parlare! Adesso Duro è volato sul Ponte dell’arcobaleno dove vivrà felice e spensierato per sempre.