17enne si tuffa dal pontile nonostante il divieto, giornata con gli amici finisce in tragedia
Un 17enne di origine straniera rischia la paralisi dopo un tuffo pericoloso a Jesolo, evidenziando i rischi legati all'uso improprio dei pontili come trampolini.
Un grave incidente si è verificato il 31 maggio, coinvolgendo un ragazzo di 17 anni di origini straniere, che rischia la paralisi a causa di un tuffo effettuato in mare a Jesolo. Il giovane si è schiantato con la testa sul fondale marino, e le conseguenze sono state immediate e serie.

Dettagli dell’incidente
Il ragazzo, residente a Motta di Livenza, ha ignorato il divieto di balneazione e si è tuffato dal pontile di piazza Mazzini. La profondità dell’acqua, risultata estremamente bassa, ha causato uno schianto violento al momento dell’ingresso in mare. Dopo il tuffo, il giovane è riemerso ma ha immediatamente accusato forti dolori, rendendosi conto di non riuscire a muovere le gambe. Gli amici, allarmati, lo hanno trascinato a riva e hanno prontamente chiesto aiuto.
Il personale sanitario, giunto rapidamente dall’ospedale di Jesolo, ha avviato un primo intervento in spiaggia, ma a causa della gravità della situazione, il giovane è stato trasferito d’urgenza all’ospedale di Mestre in elicottero. Attualmente, il ragazzo è ricoverato in prognosi riservata, e le sue condizioni restano critiche.
Precedenti incidenti a Jesolo
Jesolo ha purtroppo una storia di incidenti analoghi, con eventi simili che si sono verificati in passato. Solo lo scorso anno, un altro giovane di 15 anni era rimasto ferito dopo un tuffo simile avvenuto il 13 agosto. Questi episodi hanno spinto le autorità locali a lanciare un appello alla prudenza ai bagnanti, evidenziando i rischi legati al tuffo dai pontili.
Le amministrazioni comunali hanno ribadito che “il pontile non è un trampolino” e hanno ricordato che le strutture presenti lungo il lungomare non sono progettate per la balneazione. Si tratta di opere di difesa costiera, e i tuffi da tali punti possono facilmente trasformarsi in tragedie, causando danni gravi alla colonna vertebrale e altre lesioni potenzialmente letali.
Questo dramma serve da monito per tutti coloro che frequentano le spiagge della zona, sottolineando l’importanza di rispettare i divieti e di prestare attenzione alle condizioni del mare e della sicurezza. La speranza è che eventi come questo possano contribuire a sensibilizzare i giovani sui pericoli del tuffo in acque poco profonde.