Acitrezza: Vanessa Zappalà uccisa dall’ex compagno, che poi si è tolto la vita

Antonino Sciuto ha ucciso Vanessa Zappalà e poi è fuggito: i Carabinieri hanno trovato il cadavere dell'uomo impiccato in un casolare di campagna

L’ennesimo caso di femminicidio si è verificato nella notte tra il 21 ed il 22 agosto scorsi, ad Acitrezza, in provincia di Catania. La vittima si chiamava Vanessa Zappalà ed è stata uccisa dal suo ex, Antonino Sciuto, che prima si è dato alla fuga e poi si è tolto la vita in un casolare di campagna.

Femminicidio di Vanessa Zappalà

Un amore durato anni e terminato in maniera abbastanza brusca. Lui, Antonino Sciuta, quella separazione non l’aveva mai accettata e da subito aveva iniziato a provare un desiderio di vendetta.

Una vendetta che alla fine si è consumata nel modo più cruento possibile. Vanessa stava passeggiando sul lungomare di Acitrezza, nel catanese, insieme ad alcuni amici. Erano le tre di notte del 22 agosto scorso.

Dal nulla è sbucato il suo ex che l’ha chiamata dicendole che voleva un chiarimento. Al rifiuto della ex, lui ha estratto una pistola ed ha esploso diversi colpi verso di lei, colpendola alla testa e uccidendola sul colpo. Uno dei proiettili ha colpito di striscio anche una delle amiche di Vanessa, che però, fortunatamente non si trova in pericolo di vita.

La fuga ed il suicidio dell’omicida di Vanessa Zappalà

Femminicidio di Vanessa Zappalà

Vanessa Zappalà aveva soltanto 26 anni ed una vita intera davanti, fatta di sogni e speranze. Tutto spezzato dalle gesta folli di un uomo che non aveva mai accettato la separazione. Antonino era stato, in passato, denunciato per stalking. Inoltre non aveva nemmeno il porto d’armi.

Subito dopo aver commesso il femminicidio, il 36enne venditore di automobili era fuggito a bordo di una Fiat 500 di proprietà. La sua fuga è durata per diverse ore, finché i Carabinieri non hanno localizzato la vettura nei pressi di un casolare di campagna a Trecastagni.

Femminicidio di Vanessa Zappalà

All’interno dell’abitazione, gli agenti hanno rinvenuto il cadavere dell’uomo che si era impiccato con delle funi alle travi della casa. Sul muro affianco, prima di togliersi la vita, il 36enne ha scritto una frase per i posteri. Un “Vi voglio bene“, presumibilmente rivolto ai suoi due figli, entrambi minorenni, avuti da una sua precedente relazione.

Ancora nessuna traccia della pistola utilizzata nel delitto. Tuttavia, i Carabinieri hanno trovato 28 proiettili calibro 7,65, uguali a quelli che hanno ucciso la povera Vanessa.