Addio a Nicola Russo, aveva 54 anni: un grave lutto ha colpito il nostro Paese
Aveva 54 anni il prof. Nicola Russo: insegnava all'università Federico II filosofia teoretica
Lutto nell’Università Federico II di Napoli, uno dei più antichi e prestigiosi atenei italiani. La scomparsa improvvisa di Nicola Russo, figura di spicco nell’ambito accademico e filosofico, lascia un vuoto incolmabile nella cultura e nel pensiero filosofico contemporaneo.
Le sue ricerche e i suoi studi hanno contribuito in modo significativo alla creazione di un dibattito teoretico attuale e stimolante, che ha influenzato e ispirato molte menti brillanti nel campo della filosofia. Russo, nato nel 1969 e laureatosi nel 1994, era un intellettuale brillante, appassionato e generoso, sempre disponibile ad aiutare e guidare i suoi studenti verso nuove prospettive di pensiero.
Il suo decesso ha provocato incredulità e sgomento profondo non solo nella comunità accademica, ma in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di essere stati influenzati dalla sua saggezza e dal suo spirito visionario. Aveva conseguito il Dottorato di Filosofia nel 1999, dopo aver preso la specializzazione all’Università Tübingen, in Germania. Il suo contributo al mondo della filosofia continuerà ad ispirare generazioni future di pensatori e studiosi.
Nicola Russo è stato uno studioso di eccezionale intelligenza, che si è dedicato alla filosofia dell’ecologia e alla biologia filosofica, approfondendo anche tematiche ontologiche alla luce della grammatica, della linguistica e dell’antropologia. Attraverso la sua opera “Polymechanos anthropos“, ha combinato un’analisi filologica dei testi della tradizione filosofica greca con interessi che spaziano dalla fisica alla storia delle macchine, dall’antropologia all’etologia.
Il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli, insieme a colleghi, amici e studenti, ha manifestato il proprio cordoglio alla famiglia. Eugenio Mazarella, professore emerito dell’ateneo napoletano ha commentato:
“Nicola Russo non c’è più. È riduttivo dire che era mio allievo. Questo appartiene agli affetti. Era una luce di vita e di bontà che porterà nel cuore chiunque lo abbia conosciuto. E di pensiero che non si spegnerà. Un’intelligenza speculativa di prima grandezza tra le più vivide e importanti della sua generazione. Un bacio Nicola. Grazie”.