Aggiornamenti sulla morte del piccolo Gianlorenzo, il bambino morto, dopo essere caduto dal carro di carnevale
Si torna a parlare del bambino di due anni, morto, dopo essere caduto dal carro. Ecco cosa sta succedendo.
La vicenda risale allo scorso Carnevale, quando a Bologna, un bambino di due anni è caduto da un carro, durante la sfilata, battendo la testa in modo grave. Si trovava con sua mamma, quando è scivolato, e poi è stato anche urtato dal rimorchio del mezzo. E’ stato trasportato in ospedale e ricoverato in gravissime condizioni.
Il piccolo Gianlorenzo è morto il giorno successivo, il 5 marzo, all’Ospedale Maggiore. A comunicare la notizia è stato l’avvocato dei suoi genitori. I medici hanno fatto tutto il possibile, lo hanno anche sottoposto ad un intervento, ma ogni loro tentativo è stato vano.
A distanza di mesi, ci sono nuovi aggiornamenti sulla morte del bambino. Da quel momento, le indagini non si sono mai fermate e il 18 settembre è stata emessa la decisione che scagionerebbe i costruttori e gli allestitori del mezzo. E’ stata evidenziata l’assenza di norme.
Tra gli indagati, per omicidio colposo, ci sono l’ingegnere Marco Pasquini, che allora firmò il collaudo del carro e Paolo Canellini, l’allestitore, accusato di “mancanze dal punto di vista delle norme tecniche della sicurezza” e anche la mamma del piccolo Gianlorenzo, accusata di essere stata troppo distratta e imprudente. Il nome della donna è Siriana Natali.
C’è un “vuoto normativo” attorno alla costruzione dei carri allegorici. “Nessuna norma in materia”. Con ciò si vuole intendere che i carri non appartengono alla categoria dei spettacoli mobili, come i circhi e i luna park. Si tratta di lavori effettuati da diversi volontari e non retribuiti.
Nella nota, si legge:
“Si confermano le manchevolezze del Comitato organizzatore e degli Enti preposti al controllo: l’assenza di qualsiasi pianificazione ed autorizzazione dell’evento e l’assenza di qualsiasi documento progettuale, di certificazioni, di dichiarazioni sulla conformità del carro hanno permesso lo svolgimento di una manifestazione pubblica, (con accesso di persone, adulti e bambini finanche sopra le costruzioni), senza che fossero garantite le necessarie condizioni di sicurezza, a tutela dell’incolumità dei partecipanti, obbligatoriamente richieste in equivalenti manifestazioni”.