Agricoltura in età prescolare
Agricoltura in età prescolare: una scuola insegna ai bambini come coltivare il proprio cibo.
Agricoltura in età prescolare: una scuola insegna ai bambini come coltivare il proprio cibo.
Un’idea utile per avvicinare i bambini alla natura, in alcune zone rurali, i maestri incoraggiano i bambini all’agricoltura prescolare, ovvero la coltivazione del proprio cibo.
Questo è un modo innovativo per insegnare ai bambini di avere un contatto più profondo e reale con il loro ambiente naturale ed è stato possibile realizzarlo fondendo l’agricoltura urbana con l’educazione della prima infanzia. Vi spieghiamo nel dettaglio in cosa consiste questo progetto di agricoltura prescolare:
Questo progetto è stato implementato nelle istituzioni educative per incoraggiare gli studenti nella coltivazione del cibo nella propria casa. Ci sono tre approcci di apprendimento, in primo luogo, è importante l’apprendimento della natura, in secondo luogo è importante la conoscenza delle tecniche per coltivare il proprio cibo e, infine, apprendere la pratica specifica.
Gli educatori che partecipano a questo progetto hanno pensato che questa sia un’idea utile per far godere ai bambini della natura che li circonda. Nella scuola non ci sono aule ma grandi spazi dove vengono coltivate le verdure e ci sono anche degli animali. Insomma, il risultato è una fusione tra scuola e natura.
Queste istituzioni educative che fanno parte della metodologia dell’agricoltura prescolare sono appositamente progettate come un insieme di edifici in vista di una varietà di appezzamenti che compongono il giardino, nonché di recinti per il bestiame.
L’idea è quindi quella di insegnare ai bambini a raccogliere il proprio cibo, oltre al modo di interagire correttamente con gli animali, il che può aiutarli a migliorare le loro abilità sociali attraverso il lavoro di squadra, stimolando anche l’autostima e promuovendo stili di vita sana.
Ci teniamo a sottolineare che questa iniziativa è tutta italiana, gli ideatori sono Edoardo Capuzzo Dolcetta, Gabriele Capobianco, Jonathan Lazar e Davide Troiani. Il loro progetto si è aggiudicato il primo posto alla AWR International Ideas Competition e si chiama “Nursery Fields Forever“.