Agropoli, Giorgia Saja si toglie la vita a 15 anni gettandosi sotto un treno

Agropoli, Giorgia Saja decide di togliersi la vita a 15 anni gettandosi sotto un treno; aveva perso il fidanzato 22enne tre mesi prima; ecco cos'è accaduto

Agropoli, Giorgia Saja si è tolta la vita a 15 anni gettandosi sotto un treno. Tre mesi prima il suo fidanzato 22enne Antonio Lorenzo D’Amico si era sparato un colpo di pistola: soffriva di depressione e aveva deciso di farla finita. La quindicenne l’ha seguito il 26 di ottobre.

Giorgia Saja, 15 anni, originaria di Acciaroli, si è gettata sotto un treno nella stazione ferroviaria di Agropoli–Castellabate, poco prima delle 16 di sabato 26 ottobre 2019. La quindicenne non era riuscita a superare la perdita del fidanzato che tre mesi prima si era tolto la vita a Eboli, per colpa della depressione.

giorgia saja

Giorgia Saja ha aspettato l’intercity Salerno-Paola che avrebbe dovuto passare in stazione alle 15.45. Ha studiato gli orari, sapeva che non si sarebbe fermato. Ha passeggiato in lungo e in largo, ha aspettato che la stazione si svuotasse e quando ha visto arrivare il trenu si è lasciata cadere sui binari. Ha fatto tutto all’ultimo momento e non c’è stato nulla da fare. Il treno l’ha travolta spezzando la sua giovane vita. La ragazza di Pollica avrebbe compiuto sedici tra qualche mese.

treno-binari

Ha lasciato un biglietto in cui spiegava il motivo del suo gesto. Nei suoi post su Instagram scriveva:

“Certo che mi rivedrai, gli addii non sono per sempre”.

La giovane ragazza non aveva mostrato alcun segno, nessuno poteva intuire quello che voleva fare. Frequentava il liceo scientifico a Vallo della Lucania ma sabato ha deciso di farla finita.

Antonio-Lorenzo-DAmico

Il suo fidanzato, Antonio Lorenzo D’Amico, 22 anni, residente a Capaccio Paestum era uno studente universitario “modello”. Il 20 di luglio aveva deciso di non andare al mare ma di esercitarsi nello sparare. Era andato al poligono di tiro di Eboli, aveva noleggiato una pistola e ha sparato 3 colpi tra cui solo 1 al bersaglio. Poi ha puntato l’arma verso di se e ha sparato.

Giorgia Saja l’ha seguito pochi mesi dopo.