AiutaUn, il progetto sociale per aiutare chi è in difficoltà
AiutaUn, è un progetto sociale per aiutare chi è in difficoltà, come se fosse un Airbnb della solidarietà e dell'empatia
In una società in cui l’altro è sempre più visto come una persona da cui diffidare, da allontanare, da non considerare, ecco che nasce una piattaforma che unisce domanda e offerta. Di cosa? Di aiuto, di disponibilità, di solidarietà, di empatia. Donatori e riceventi di piccoli atti di bontà.
Il mondo ha sempre più bisogno di atti di gentilezza per combattere una cultura dell’odio e dell’ignoranza che sembra non avere fine e che sembra essere particolarmente amplificata dai social. E allora perché non usare i nuovi strumenti che internet mette a disposizione per fare la differenza e invertire una rotta pericolosa?
Stefano Longoni, primo manager di influencer in Italia, ha da poco lanciato online il progetto sociale AiutaUn, dedicato a chi vuole aiutare gli altri sotto forma di sostegno economico, aiuto, beni materiali da donare. Ci sono persone anche molto vicine a noi che potrebbero avere bisogno di una mano e noi nemmeno lo sappiamo.
Di fatto AiutaUn funziona come un “airbnb” del sociale. Chi ha qualcosa da offrire e chi ha qualcosa da chiedere possono comunicare su una piattaforma che è semplicissima da usare. Nella home ci sono tre carte, che rappresentano le tre scelte che una persona può fare quando decide di aiutare gli altri. Il video tutorial con la voce di Daniele Battaglia, conduttore radiofonico e figlio di Dodi, spiega come funziona. Si possono aiutare:
- un italiano, perché convinti che prima si debbano risolvere i problemi in casa
- un immigrato, perché è il grande tema del secolo e l’Italia sembra esserne la protagonista principale
- aiutare indifferentemente, l’uno e l’altro, perché si crede nel valore del dono.
Una volta scelta la carta si arriva alla pagina dedicata al dono che si vuole fare: sostegno economico, vestiario, alloggio, lavoro, istruzione, alimentare, supporto legale, trasporto, compagnia, supporto sanitario, giocattoli, prodotti per l’infanzia, babysitting, tempo. Dopo la scelta ci si può registrare, così le associazioni che aderiscono al progetto possono contattare il donatore.
In una sezione si può anche segnalare un abuso, per diventare testimoni attivi e responsabili.