“Aiuto, salvatelo!” bambino di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia: le grida della nonna e il drammatico racconto della vicina
Il bimbo di 5 mesi ucciso dal pitbull di famiglia: il racconto agghiacciante della vicina e la disperazione della nonna.
La tragedia che ha colpito la famiglia di Palazzolo Vercellese venerdì 17 maggio e che ha come protagonista un pitbull cresciuto in famiglia continua a destare sgomento e sconcerto. Il racconto dei testimoni che hanno assistito all’aggressione dell’animale nei confronti del piccolo Michele, di soli 5 mesi, è angosciante e straziante. La nonna del bimbo, disperata, ha cercato inutilmente di proteggerlo e con le sue urla disperate ha richiamato l’attenzione dei vicini.
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Katia De Andreis di 56 anni racconta al Corriere della Sera come i vicini sono intervenuti con prontezza ritrovandosi in una scena piena di terrore, con la testa del piccolo tra le fauci dell’animale.
“All’improvviso abbiamo sentito la donna urlare: “Aiuto, aiuto, il bambino, salvate il bambino” e io e Hassan, l’altro vicino, ci siamo precipitati in strada. Quando abbiamo guardato oltre il portone ci siamo trovati davanti ad una scena devastante”.
Con mattoni e scopa sono riusciti a allontanare il cane e portare in salvo il piccolo. Purtroppo le ferite riportate da Michele erano troppo gravi e non c’è stato nulla da fare per salvarlo.
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Le indagini sono ancora in corso e la procura di Vercelli si sta adoperando per far luce su quanto accaduto, con particolare attenzione a eventuali responsabilità di omesso controllo dell’animale da parte dei genitori. Il pitbull è stato sequestrato e posto sotto osservazione, in attesa degli accertamenti necessari per comprendere le dinamiche di questo terribile evento.
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Intanto, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha manifestato la sua vicinanza alla famiglia colpita dal dolore, ma ha anche sottolineato l’importanza di non generalizzare e di valutare attentamente la situazione del pitbull coinvolto. Gli animalisti chiedono una ricostruzione dettagliata di quanto accaduto e una valutazione accurata del comportamento dell’animale, per garantire una giusta valutazione della situazione.
Il caso del piccolo Francesco Pio di Eboli ci insegna che non tutto è come appare e il quel caso i due pitbull stanno compiendo un ottimo lavoro di recupero guidati da esperti comportamentismi.
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La comunità di Palazzolo vercellese è ancora sotto shock per questa tragedia, che ha scosso profondamente tutti coloro che hanno assistito all’accaduto e che si stringono attorno alla famiglia colpita dall’immensa perdita.
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