Alberto Antonello sveglio dal coma: non sa che Giulia è morta

Alberto Antonello si è risvegliato dal coma ed ha urlato il nome della sua fidanzata Giulia, non sa ancora che è morta nell'incidente.

Alberto Antonello si è risvegliato dal coma ed ha urlato il nome della sua fidanzata Giulia, non sa ancora che è morta nell’incidente.

Il 19enne di Castelfranco Veneto in provincia di Treviso è finito in coma dopo l’incidente stradale dello scorso venerdì a Musile di Piave.

Oggi si è risvegliato dal coma e le sue condizioni di salute appaiono in netto miglioramento anche se i medici sono stati costretti a sedarlo. Il 19enne è stato lentamente risvegliato dal coma farmacologico e ha chiesto della sua fidanzata Giulia Zandarin ma ancora non sa che la ragazza è morta dopo lo schianto.

Alberto Antonello è stato di nuovo sedato visto il forte stato di agitazione, il ragazzo ha iniziato ad urlare il nome della sua fidanzata Giulia e ad agitarsi. Nessuno dei suoi familiari è riuscito a dirgli che è morta.

Alberto-Antonello

I funerali della ragazza si terranno domani alle 10:30 e saranno celebrati dal parroco di San Floriano don Franco De Marchi, i compagni e le compagne di scuola ricorderanno Giulia attraverso una lettera scritta per lei.

Intanto gli agenti stanno proseguendo le indagini per ricostruire esattamente la dinamica dell’incidente avvenuto all’alba dell’ 1 novembre scorso.

Alberto Antonello è indagato per omicidio stradale, il PM della procura di Venezia, Fabrizio Celenza, sta per conferire un incarico ai periti tecnici per chiarire le cause dell’incidente.

I due ragazzi che da qualche mese convivevano, stavano ritornando a casa dopo aver trascorso una serata in discoteca a Jesolo ma verso le 8 della mattina, l’auto guidata dal 19enne, è uscita fuori strada e si è schiantata contro un albero ed è finita ribaltata in un fossato.

Alberto-Antonello

Alberto Antonello era stato trasportato in ospedale e lì era stato sottoposto al controllo dell’ alcol test, il tasso alcolemico era di 0,76 grammi al litro ma il 19enne, essendo patentato, avrebbe dovuto rispettare il limite previsto dalla legge, ovvero pari a zero.

Nella giornata di domani e giovedì dovrebbero arrivare anche i risultati degli esami tossicologici.

La sera prima dell’incidente il 19enne era stato trovato in possesso di una piccola quantità di hashish, per questo motivo la patente era stata sospesa per 30 giorni ma al giovane era stato rilasciato un permesso per tornare a casa.

Poche ore dopo è avvenuto un incidente che ha coinvolto le due famiglie dei ragazzi e un’intera comunità.