Alessandro, bambino morto dopo le dimissioni dall’ospedale: genitori chiedono la verità

Il bambino morto dopo le dimissioni deve ancora avere giustizia

Alessandro è un bambino morto dopo le dimissioni dall’ospedale. È successo un anno fa e il piccolo aveva solo dueanni. A un anno di distanza i genitori aspettano ancora la verità e vogliono giustizia. Perché ancora nessuno ha detto loro cosa è successo al piccolo angelo.

Ricovero in ospedale dei piccoli pazienti
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Domenica scorsa avrebbe dovuto compiere 3 anni il piccolo Alessandro, che è volato in cielo l’anno scorso dopo essere stato dimesso dall’ospedale.

I genitori per ricordare il piccolo Alessandro hanno voluto lanciare in cielo un palloncino con il numero 3, il numero delle candeline che avrebbero messo sulla sua torta se non fosse morto un anno fa.

Pronto soccorso in ospedale
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Il piccolo di due anni è venuto a mancare alla fine del mese di ottobre del 2019. Alessandro lamentava dolori alla pancia, che si facevano sempre più intensi. Per questo i genitori avevano deciso di portare il bambino al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Infermi di Rimini.

I medici lo avevano visitato e sottoposto ad accertamenti, prima di dimetterlo dall’ospedale. Tornato a casa, però, Alessandro non si sentiva meglio. In piena notte, i genitori lo hanno di nuovo portato in ospedale: era disidratato, non aveva più forze e lo hanno ricoverato nel Reparto di Rianimazione.

Dottori visitano il bambino
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Poche ore dopo Alessandro ha smesso di vivere. Una vera e propria tragedia per la famiglia, che ora a un anno di distanza aspetta ancora di sapere cosa sia successo quel giorno in pronto soccorso.

Bambino morto dopo le dimissioni
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Bambino morto dopo le dimissioni: l’esposto in Procura

I famigliari del piccolo hanno presentato subito un esposto in Procura per conoscere le cause della morte del loro piccolo.

Il pubblico ministero Davide Ercolani aveva disposto l’autopsia sul suo corpicino, eseguita dal dottor Marco Salvi di Genova. E aveva chiesto di iscrivere cinque persone nel registro degli indagati per omicidio colposo, come atto dovuto.

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A un anno di distanza i genitori e la famiglia di Alessandro non ha ancora avuto risposte. Il medico legale non avrebbe mai depositato i risultati dell’autopsia. E la famiglia non ha ancora una tomba sopra la quale piangere Alessandro.