Alessia Pifferi ha raccontato il parto di Diana: “Ero da sola nel bagno”
Secondo il racconto di Alessia Pifferi, Diana sarebbe nata nel bagno della casa del suo compagno, prima di arrivare in ospedale
Nuovi sconvolgenti dettagli su Alessia Pifferi e la morte della piccola Diana. Dalla nascita al finto battesimo, soltanto per ricevere i regali.
La bimba morta a Milano è nata prematura, a sette mesi di gestazione. Secondo le ultime informazioni emerse, Diana è nata in un bagno ed ha trascorso il suo primo mese di vita ricoverata in ospedale.
Due mesi dopo, accompagnata dalla nonna, la minore è tornata in ospedale. La madre Alessia Pifferi si trovava a Montecarlo con il compagno. Aveva la febbre alta e una patologia dei reni, conseguenza della nascita prematura.
Non ci sono informazioni sul papà biologico, la piccola è stata registrata con il cognome della madre. Alessia Pifferi ha confessato di sapere chi sia l’uomo che l’ha messa incinta, ma di non avergli mai detto di essere diventato padre.
Non esiste alcuna fotografia della bambina, nemmeno in braccio alla sua mamma. Nessuna foto di un battesimo, di un compleanno, dei momenti più importanti della sua crescita, come i primi passi o il primo bagnetto.
Di Diana esiste solo il nome, nessun viso, nessuna storia reale da raccontare. Una bambina costretta a starsene in un lettino da camping, con un biberon di latte, mentre sua madre viveva una vita libera, in cerca di un uomo con cui costruire un futuro. Le due non erano nemmeno seguite dagli assistenti sociali, nonostante Alessia Pifferi fosse disoccupata da 3 anni.
Gli inquirenti hanno ascoltato un’amica di famiglia, che ha raccontato di una festa di battesimo per Diana, organizzata dalla Pifferi. Una funzione che però non c’è mai stata, la donna avrebbe finto di aver organizzato la festa solo per ricevere soldi e regali.
La 37enne, durante il suo interrogatorio, ha raccontato:
Ho partorito la bambina da sola, nel bagno dell’appartamento del mio compagno. Erano le due di pomeriggio. Sono poi andata in camera da letto e ho chiamato al telefono il mio compagno che stava lavorando al piano terra.
La Pifferi ha poi dichiarato di essersi accorta di essere incinta soltanto il giorno del parto, dopo i forti dolori. Ma la madre e nonna di Diana avrebbe smentito la sua confessione davanti agli inquirenti. Avrebbe affermato di essere venuta a conoscenza della gravidanza già dal terzo mese. Si è presa cura di lei per i primi mesi di vita. In seguito, si è trasferita a Crotone dal suo compagno, lasciando la nipotina con quella che sarebbe dovuta essere una madre amorevole.
I vicini hanno descritto Diana come una bimba sempre calma e apparentemente rallentata e non solare e sorridente come raccontato dalla donna.
Era debole e gracile e intimorita dalla madre, che la riprendeva quando si agitava e voleva avvicinarsi ad altri bambini.