Alice, la bambina rimasta sola nell’acciaieria Azovstal: la sua mamma è stata catturata dai russi

Della donna non si hanno più notizie

Si chiama Alice la bambina rimasta sola nell’acciaieria Azovstal, dove le truppe russe stanno conducendo nelle ultime ore attacchi serrati per colpire il battaglio Azov. Nella struttura ci sono anche dei civili, come questa bambina, che è rimasta completamente sola dopo che la sua mamma è stata catturata dai russi. Di lei non si sa più nulla.

Ucraina foto

Alice ha solo 4 anni e l’hanno abbandonata al suo destino dopo l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. La mamma è un medico militare: Victoria Obidina si trovava dentro l’acciaieria quando le forze armate russe sono entrate. Stava cercando di mettere in salvo i civili nascosti nell’impianto siderurgico.

La donna da mesi curava i militari che trovavano riparo nell’acciaieria e tutti coloro che in strada combattono ogni giorno per respingere i russi. La donna è stata portata via dalle truppe di Mosca, mentre Alice è rimasta lì da sola, senza la sua mamma.

La storia di Alice sta facendo il giro del mondo dopo che su Twitter qualcuno ha pubblicato un video della bambina, con l’hashtag ‘returnAlissimama, per chiedere che la sua mamma possa tornare da lei.

Victoria è rimasta in un campo di filtrazione nel territorio dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, mentre la figlia è arrivata a destinazione a Zaporizhzhia ieri ed è stata affidata ad una famiglia ucraina. Al momento non si sa dove si trovi la madre.

Victoria Obidina
Fonte foto da Twitter

Alice la bambina rimasta sola nell’acciaieria Azovstal ora è con una famiglia ucraina

Alice e Victoria erano già comparse in un video in cui si vedevano i rifugiati nei tunnel della fabbrica. La bambina nel video commuove tutti:

Che cosa vuoi dire a chi ti vede? Voglio essere evacuata. Dove sei adesso? In un rifugio per le bombe. Ti piace qui? Voglio tornare a casa mia. Chi vuoi salutare? Mia nonna Sveta.

bambina
Fonte foto da Pixabay

Il comune di Mariupol ha commentato così la sua storia:

Il mondo russo vuole uccidere Alice, di quattro anni. Lei è a Mariupol. Per un mese e mezzo la sua casa è stata un rifugio antiaereo nello stabilimento di Azovstal. La madre è un medico militare. Lei salva i feriti. Se lei e sua figlia vengono fatti prigionieri, non c’è possibilità di trattamento umano. E cosa vuole Alice? Casa! Tutti i bambini sono uguali. Chiediamo alla comunità mondiale di fermare il genocidio e salvare le persone.