Alpinisti dispersi sull’Adamello, fine delle speranze: l’annuncio poco fa
Ritrovato il corpo di uno dei due alpinisti inglesi dispersi sul gruppo dell'Adamello. Continuano le ricerche dell'altro giovane, scomparso dal primo gennaio. Identità della vittima ancora sconosciuta
Il ritrovamento del corpo di uno dei due alpinisti inglesi dispersi dal primo gennaio sul gruppo dell’Adamello, in Trentino, segna un drammatico sviluppo nella vicenda che ha tenuto col fiato sospeso le famiglie e le autorità. La vittima è stata rinvenuta dalle squadre di soccorso a terra, ma l’identità non è stata ancora ufficialmente comunicata. Le operazioni per localizzare l’altro giovane proseguono con determinazione.
Il ritrovamento del corpo
Le operazioni di ricerca condotte dal Soccorso alpino e dalla Guardia di finanza hanno portato al tragico ritrovamento di uno dei due alpinisti nel corso della giornata di oggi, 8 gennaio. Le squadre di soccorso hanno lavorato instancabilmente per cercare di recuperare i due giovani, che risultavano scomparsi da diversi giorni. Grazie a una traccia registrata dal telefono di uno dei due, gli operatori sono riusciti a individuare la zona prioritaria per le ricerche. Qui, purtroppo, è stato scoperto il corpo sepolto sotto la neve. La dinamica dell’incidente rimane ancora da chiarire, con le autorità impegnate in indagini approfondite.
Le condizioni meteorologiche avverse avevano inizialmente ostacolato le ricerche, che erano state interrotte la sera precedente. Oggi, le operazioni sono riprese con il supporto di circa trenta soccorritori, tra cui membri del Soccorso Alpino, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. Il Centro di Coordinamento Ricerche a Spiazzo ha coordinato le attività, segnalando la grande mobilitazione di risorse umane e tecniche.
Le ricerche in corso per l’altro alpinista
Le squadre di soccorso non si sono fermate dopo il ritrovamento del corpo. Sono attualmente in corso le ricerche per localizzare il secondo alpinista, che come il suo compagno, risulta disperso da giorni. Per facilitare le operazioni, sono state attivate unità cinofile specializzate nella ricerca in valanga. La situazione richiede un impegno costante da parte dei soccorritori, che operano in condizioni difficili e instabili. L’obiettivo è quello di garantire la massima sicurezza e ricercare ogni possibile indizio che possa portare al ritrovamento del giovane ancora disperso.
I due alpinisti, identificati come Aziz Ziriat, 36 anni, e Samuel Harris, 35 anni, avevano comunicato per l’ultima volta con le loro famiglie il primo gennaio alle 14:18, prima di interrompere ogni contatto. La loro scomparsa è stata segnalata quando non sono arrivati a prendere un volo da Verona previsto per il 6 gennaio.
Il coinvolgimento della comunità
La comunità ha risposto con grande partecipazione alla tragedia. Amici e parenti dei giovani dispersi hanno utilizzato i social media per lanciare appelli e condividere le loro foto, chiedendo a chiunque avesse notizie di contattarli o di avvisare le forze dell’ordine. Questo sforzo collettivo ha evidenziato l’importanza della solidarietà in situazioni di emergenza. Le famiglie, preoccupate e in ansia, hanno manifestato la loro speranza di riabbracciare i giovani, mentre le operazioni di soccorso continuano senza sosta.
Il ritrovamento di uno dei corpi ha colpito profondamente la comunità locale e ha attirato l’attenzione dei media, che seguono da vicino l’evoluzione della situazione. Le autorità competenti stanno lavorando per garantire che tutte le misure necessarie siano adottate affinché la ricerca possa proseguire nel miglior modo possibile, con l’auspicio di trovare l’altro alpinista sano e salvo.