“Andrea Sempio era presente quando è stata uccisa Chiara Poggi”: gli elementi su cui indaga la Procura sono decisivi
La Procura di Pavia riapre le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, con nuovi elementi che collegano Andrea Sempio al luogo del delitto e nuovi interrogatori programmati per maggio.
La riapertura delle indagini sul caso di omicidio di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco nel 2007, ha riacceso l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica. La Procura di Pavia sta esaminando nuove prove che potrebbero dimostrare la presenza di Andrea Sempio, all’epoca dei fatti diciannovenne, all’interno della villetta di via Pascoli al momento dell’omicidio. L’attenzione si concentra su una serie di elementi che, secondo le indagini, potrebbero confermare il coinvolgimento del giovane nel delitto. Questa nuova fase delle indagini è guidata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalla pm Valentina De Stefano.

Le nuove evidenze emerse nelle indagini
Le indagini si fondano su una ricostruzione dettagliata che si basa su quattro o cinque elementi significativi, come riportato da fonti giornalistiche. Tra le prove esaminate vi è il Dna rinvenuto sotto le unghie della vittima, il quale, secondo gli inquirenti, sarebbe riconducibile a Sempio. Questo aspetto rappresenta un punto cruciale per l’accusa, in quanto il Dna è uno dei principali strumenti forensi in grado di stabilire un legame diretto tra un sospettato e la scena del crimine.
In aggiunta al Dna, le autorità stanno analizzando dati telefonici e spostamenti di Sempio, che potrebbero rivelare la sua posizione in relazione al momento del delitto. Le testimonianze precedentemente raccolte sono state rivalutate alla luce delle nuove informazioni, con l’obiettivo di costruire un quadro più preciso degli eventi di quella fatidica mattina. La Procura sta lavorando per mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, in un tentativo di chiarire definitivamente le circostanze dell’omicidio.
Uno degli alibi forniti da Sempio è uno scontrino del parcheggio che indica un orario di ingresso alle 10:18. Tuttavia, il decesso di Chiara Poggi è stato collocato tra le 9:12 e le 9:35, e la distanza tra l’abitazione di Sempio e il parcheggio – circa 16 chilometri – è percorribile in meno di venti minuti. Alla luce di questi elementi, la Procura considera ormai debole questo alibi, anche a causa di un episodio sospetto: durante un precedente interrogatorio, la madre di Sempio ebbe un improvviso malore proprio nel momento in cui venne citato il nome del pompiere Antonio B.
La Procura sta indagando anche su un’altra figura maschile, identificata come “Ignoto 1”, la cui possibile complicità con Sempio resta ancora da accertare. Gli investigatori stanno valutando il suo potenziale coinvolgimento nell’omicidio. Nel frattempo, sono state eseguite perquisizioni nelle abitazioni di Sempio, dei suoi genitori e degli amici Freddi e Capra. Le ricerche dell’arma del delitto proseguono nel canale di Tromello, dove sono stati rinvenuti alcuni strumenti metallici che verranno sottoposti ad analisi nei prossimi giorni.
Le date chiave del processo e gli interrogatori
Martedì 20 maggio rappresenta una data cruciale per il proseguimento delle indagini. In quella giornata, si svolgerà un interrogatorio simultaneo presso il Tribunale di Pavia che coinvolgerà non solo Andrea Sempio, ma anche Alberto Stasi e Marco Poggi, quest’ultimo a Venezia. Questo passaggio è atteso con grande interesse, poiché potrebbe fornire ulteriori elementi di prova e chiarire il ruolo di ciascuno nel contesto dell’omicidio di Chiara Poggi.
La Procura ha espresso la possibilità di rivelare alcuni degli elementi in suo possesso al termine degli interrogatori. Questo potrebbe rappresentare una svolta significativa nel caso, poiché la trasparenza riguardo alle prove raccolte e agli sviluppi delle indagini potrebbe influenzare l’opinione pubblica e l’andamento del processo. Gli interrogatori sono un momento delicato e strategico, in cui ogni testimonianza e ogni dichiarazione possono avere un impatto notevole sulla direzione del caso.