Andrea Sempio non si presenta in procura, e la sua avvocata pubblica cose imbarazzanti sui social. Cosa sta succedendo
Andrea Sempio non si presenta in Procura per il suo interrogatorio sull'omicidio di Chiara Poggi, contestando la convocazione per insufficiente preavviso, mentre la sua avvocata commenta sui social.
Andrea Sempio, indagato per omicidio, non si è presentato presso la Procura di Pavia per l’interrogatorio fissato per oggi, 20 maggio. La sua assenza ha suscitato grande attenzione mediatica, in particolare per il messaggio pubblicato sui social dalla sua avvocata, che ha utilizzato un tono provocatorio accompagnato da un’immagine di un gattino. Questo episodio si inserisce nel contesto delle indagini riaperte sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, un caso che continua a suscitare interesse e dibattito pubblico. La difesa di Sempio ha contestato la modalità di convocazione, sostenendo che non sia stato rispettato il termine di preavviso richiesto dalla legge.

La convocazione in procura e l’assenza di Sempio
Andrea Sempio era atteso in Procura per un interrogatorio in qualità di indagato. La convocazione era stata fissata per le ore 14:00, ma Sempio non si è presentato. La sua avvocata, Angela Taccia, ha commentato l’accaduto sui social, pubblicando una frase che ha suscitato scalpore. Il riferimento alla “guerra dura senza paura” sembra voler sottolineare una strategia difensiva decisa e senza compromessi, mentre l’immagine del gattino ha aggiunto un ulteriore elemento di controversia alla situazione. Sempio è coinvolto nelle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi, un caso che ha già visto tre indagini nel corso degli anni. La decisione di non presentarsi ha portato a interrogativi sul rispetto delle procedure legali da parte della Procura.
Il preavviso contestato dalla difesa
La difesa di Andrea Sempio ha sollevato contestazioni riguardo al preavviso di convocazione ricevuto. Secondo l’articolo 375 del Codice di procedura penale, è previsto che l’invito a presentarsi sia notificato almeno tre giorni prima dell’appuntamento. La difesa sostiene che in questo caso il termine non sia stato rispettato, il che potrebbe avere implicazioni legali significative. L’articolo stabilisce chiaramente che, salvo casi di urgenza, è necessario garantire un tempo adeguato per consentire all’indagato di presentarsi. Questo aspetto giuridico potrebbe influenzare le future fasi del procedimento e la strategia della difesa.
Le domande che avrebbero dovuto essere poste a Sempio
Durante l’interrogatorio, i magistrati avrebbero potuto chiedere a Sempio informazioni riguardo a tre telefonate effettuate verso Chiara Poggi nei giorni precedenti al delitto. Inoltre, avrebbero voluto discutere del famoso scontrino, un ticket di parcheggio utilizzato da Sempio come alibi. Un altro punto di interesse riguarda la natura dei rapporti tra Sempio e Poggi, considerando che ci sono indicazioni di un possibile interesse romantico da parte di Sempio. Infine, si sarebbe parlato dell’arma del delitto, un martello recentemente ritrovato nel canale di Tromello, che potrebbe essere collegato al caso. Le nuove evidenze hanno spinto gli inquirenti a riaprire le indagini, suggerendo che potrebbero esserci sviluppi significativi nella vicenda.
Il contesto delle indagini e l’audizione di Alberto Stasi
In questo momento, mentre Sempio non si è presentato, è in corso l’audizione di Alberto Stasi, già condannato per l’omicidio di Chiara Poggi. Stasi è stato condannato in via definitiva nel 2015 e la sua testimonianza potrebbe fornire ulteriori spunti per le indagini. La complessità del caso Garlasco rimane alta, e le recenti scoperte potrebbero portare a nuove fasi del procedimento. Gli sviluppi delle indagini sono seguiti con grande attenzione dai media e dall’opinione pubblica, rendendo il caso di Chiara Poggi uno dei più discussi nella cronaca italiana contemporanea.