Arance della salute 2020, le piazze italiane dove trovarle
Le Arance della Salute 2020 dell'Airc tornano nelle piazze italiane: ecco quando e dove trovarle per sostenere la ricerca
Le Arance della Salute 2020 dell’Airc tornano nelle piazze italiane grazie ai volontari. In cambio di una retina di gustosi frutti ricchi di vitamina C e di un contributo, si potrà sostenere la ricerca scientifica. Quest’anno è un’edizione speciale, perché si celebrano i 30 anni della storica manifestazione che ha permesso di ottenere risorse fondamentali per la ricerca.
Sabato 25 gennaio in più di 3mila piazze italiane torna l’appuntamento con le arance della Salute, che quest’anno compiono 30 anni. Nel 1990, alla prima edizione, vennero vendute in sole due piazze. Oggi si superano le 3mila e si aggiungono più di 800 scuole, per poter raccogliere fondi da destinare ai 5mila ricercatori sostenuti da Fondazione Airc e per informare l’opinione pubblica su comportamenti che fanno bene alla salute.
L’idea delle arance della salute nasce nel 1990 con Maria Carla Borghese, allora consigliere del Comitato Sicilia di AIRC. Se in primavera c’era l’Azalea della Ricerca, ecco che mancava in inverno un’iniziativa simile. La scelta cadde sulle arance rosse siciliane, frutto della sana alimentazione. Dopo il primo test in due piazze a Milano, l’iniziativa è cresciuta.
Sabato 25 gennaio 20mila volontari di Fondazione Airc saranno in 3.000 piazze per distribuire circa 260.000 reticelle. Donando 10 euro si potranno avere 2,5 chili di arance rosse italiane ricche di vitamina C. In vendita anche marmellata d’arancia (vasetto da 240 grammi, donazione minima 6 euro) e miele di fiori d’arancio (confezione da 500 grammi, donazione minima 7 euro).
Insieme alla reticella riceverete una shopper realizzata con materiali riciclabili e una guida con informazioni sulla prevenzione e sui progressi nello studio della relazione tra alimentazione e cancro.
Un acquisto solidale che fa bene due volte: a chi lo riceve, perché così potrà prendersi cura della propria salute, ma anche alla Fondazione AIRC e ai tanti ricercatori che ogni giorno sono al lavoro per aiutarci a vivere meglio.