Aveva preso il famoso caffè con Ilary Blasi: bruttissima disavventura per il personal trainer, ha rischiato la vita

Mentre rincasava Cristiano Iovino è stato aggredito e picchiato da sei persone

Sempre più spesso assistiamo o veniamo a conoscenza di episodi di violenza che si svolgono nei centri cittadini. Nessuna città italiana è risparmiata da questa ondata che sta rendendo le strade sempre meno sicure. Non fa eccezione Milano dove, sia in centro che in periferia, sempre più spesso avvengono episodi di cronaca che ci fanno preoccupare. Oggi, protagonista di uno di questi è Cristiano Iovino il “personal trainer del caffè” con Ilary Blasi: il ragazzo ha vissuto un bruttissimo episodio mentre rincasava a Milano.

Cristiano Iovino
Cristiano Iovino

Cristiano Iovino è recentemente diventato noto per la sua presunta relazione con Ilary Blasi. Molti di voi ricorderanno che Ilary Blasi era stata accusata dall’ex marito Francesco Totti di essere stato tradito proprio con lui. Oggi però si torna a parlare di lui per un argomento molto differente dalla presunta love story.

Cristiano Iovino
Cristiano Iovino

Il giovane personal trainer, nei giorni scorsi, è stato vittima di una spietata. Secondo quando ricostruito Cristiano Iovino è stato accerchiato da più persone mentre stava rincasando in zona Portello verso le 03:00 del mattino. Mentre Iovino camminava in via Marco Ulpio Traiano, nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 aprile, un minivan si è accostato e dal mezzo sono scese cinque/sei persone. Cristiano è stato accerchiato e picchiato a mani nude in più parti del corpo, gli aggressori sono poi risaliti sul van per fuggire.

Zona dell'aggressione
Zona dell’aggressione

I primi ad arrivare in soccorso del personal trainer sono stati i sanitari del 118 che hanno ricevuto una chiamata verso le 03:30 di notte. I sanitati ed i carabinieri sono stati avvisati da qualche abitante della zona che, richiamato dalle urla, ha ritenuto opportuno chiamare le forze dell’ordine. Dopo una prima visita da parte del medico 118, Iovino ha rifiutato il trasporto in ospedale, facendosi medicare sul posto. La vittima ha scelto al momento di non sporgere denuncia e ha raccontato pochi dettagli ai carabinieri del Nucleo Radiomobile e della stazione Moscova.