Avezzano, il CRUA può eseguire il test rapido per Coronavirus ma la Regione lo ignora

Coronavirus: il Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo afferma di poter fare un test rapido con risultato in 10 minuti ma la Regione lo ignora

Una notizia che ci arriva da Avezzano, l’Aquila e che ci lascia un po’ perplessi. La Regione Abruzzo non è una delle più colpite dall’emergenza Virus ma ha comunque molti casi e cerca di far fronte all’aumento dei casi di Coronavirus. Un modo per controllare la situazione sarebbe quello di eseguire un numero maggiore di tamponi ma, come ben sapete, questo non è sempre possibile per non intasare i laboratori per le analisi. Sembrerebbe, però, che il CRUA avrebbe dichiarato di essere in grado di eseguire il test rapido per Coronavirus ma la Regione lo avrebbe ignorato.

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Una notizia sconcertante che ci lascia perplessi: il CRUA, il Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo, avrebbero individuato un test rapido in grado di confermare la positività di una persona in pochi minuti al costo di 10 euro. Ma la Regione Abruzzo non sembra voler prendere in considerazione la loro disponibilità ad eseguire i test.

La proposta del Consorzio di ricerca unico d’Abruzzo era semplice: allestire un centro per fare tamponi a tappeto. Un modo semplice ma efficiente per rintracciare tutti i contagiati, anche quelli asintomatici. Ma la proposta del CRUA non sembra avere il gradimento dei vertici della Regione.

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Gianni Di Pangrazio, ex sindaco di Avezzano, comune attualmente commissariato, ha sollecitato l’intervento di Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo facendo appello al “senso di responsabilità e di giudizio del governatore dell’Abruzzo”.

Gianni Di Pangrazio ha dichiarato:

“Non è questo il tempo di fare ragionamenti politici o pensare ai tagli sulla ricerca, il presidente della Regione, Marco Marsilio, deve prenderne atto delle difficoltà attuali sulle analisi dei tamponi, avere concretezza, senso di responsabilità e giudizio perché non c’è più tempo”.

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Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

Molti sindaci abruzzesi, infatti,  sono costretti ad aspettare troppi giorni per avere conferme su casi sospetti.

Gianni Di Pangrazio rincara la dose:

“L’impiego di questo centro di ricerca assolverebbe a smaltire questo grande volume di lavoro e contribuirebbe a salvare vite umane. Sappiamo che sono poche le strutture adatte a eseguire analisi sui tamponi, sopraffatte dalla grande mole di lavoro di questi giorni, un test complesso che impiega anche alcune ore per l’esito. La nostra regione ha tante risorse, professionalità, e proprio in questi giorni il Crua ha individuato un test rapido con risultato in 10 minuti da utilizzare come screening iniziale al costo contenuto, che potrebbe essere eseguito nel laboratorio del Crua”.

Ma come funziona il test del Crua? Si tratta di un test veloce, simile a quello usato i Corea, che potrebbe essere usato come screening iniziale. I ricercatori del CRUA analizzano il tampone alla ricerca di anticorpi per il Coronavirus.

Le condizioni allestire un centro per fare tamponi a tappeto ci sono tutte: una camera bianca asettica, sterile, con personale medico altamente qualificato in grado di analizzare i tamponi e in possesso di dispositivi di protezione individuale. E non solo: il CRUA è in grado di produrre 500 litri di disinfettante al giorno.

Anche Stefano Iulianella, il sindaco di Pescina, ha inviato una lettera alla Regione Abruzzo in cui chiede di poter fare più tamponi sui familiari delle persone contagiate e su chi è entrato in contatto con loro.

Torneremo con aggiornamenti.