Bambino di 11 anni muore dopo il morso di un serpente, accusato il padre: “Ha ignorato la sua richiesta d’aiuto”

Un bambino di 11 anni è morto dopo il morso di un serpente. Aveva chiesto aiuto a suo padre, che non gli ha creduto. Ora rischia la prigione

Un bambino di 11 anni ha perso la vita a seguito del morso di un serpente. Le forze dell’ordine hanno puntato il dito contro il padre e lo hanno accusato del suo decesso, per aver ignorato il suo grido d’aiuto.

morto bambino di 11 anni serpente

Kerrod Frahm è un uomo di 31 anni australiano, che lo scorso 8 novembre, dopo un anno dalla perdita di suo figlio, è stato accusato.

La vicenda è iniziata il 20 novembre del 2021, quando un bambino di 11 anni di nome Tristian Frahm, è stato morso da un serpente. Subito ha riferito al suo papà quanto accaduto, ma l’uomo non lo ha preso sul serio.

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Le condizioni del minore sono peggiorate ora dopo ora, fino al decesso. L’uomo ha raccontato alle forze dell’ordine di non aver preso sul serio quanto il figlio gli aveva raccontato. Si lamentava, ma lui lo ha messo a dormire, dicendogli che al mattino successivo tutto sarebbe passato.

Durante la notte però, Tristian si è svegliato per i forti dolori ed è uscito di casa, da solo. La mattina successiva è stato trovato senza vita nei pressi di un capannone poco distante dalla sua abitazione.

Il senso di colpa del padre del bambino di 11 anni

Da un anno, questo padre convive con il senso di colpa per non aver creduto al suo bambino e aver sottovalutato i suoi lamenti. E ora, sarà anche perseguitato dalla legge, che lo incolpa del suo decesso. Un’accusa che lo condannerà alla prigione.

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Il prossimo 6 dicembre, Kerrod Frahm dovrà presentarsi in Tribunale e parlare davanti al giudice. Avrà modo, dopo un lungo anno, di dire la sua versione dei fatti sulla sera del 20 novembre 2021.

Non è chiara la motivazione per la quale non ha creduto alle parole del figlio. Forse, il fatto che un serpente lo avesse morso, sembrava surreale e una fantasia di un bambino di soli 11 anni. O magari ha pensato che non volesse andare a dormire. Avrà modo di testimoniare davanti al giudice e raccontare personalmente cosa è accaduto in quella casa e durante la notte.