Bambino travolto da un furgone pirata: le condizioni sono gravi

Grave il bambino travolto da un furgone pirata a Milano

Sono gravi le condizioni del bambino travolto da un furgone pirata a Milano. Il piccolo di 9 anni si trovava in strada quando il mezzo lo ha prima investito e poi trascinato sulla strada per diversi metri, prima di darsi alla fuga. Gli agenti hanno poi scoperto che il mezzo risultava rubato. Il conducente è tornato poi sul luogo dell’incidente.

Strada trafficata a Milano
Fonte Pixabay

Il terribile incidente è avvenuto in zona Corvetto, a Milano, nel pomeriggio di martedì 26 gennaio 2021. Il bambino di 9 è stato letteralmente travolto da un furgone e trascinato per una decina di metri lungo la strada.

L’autista del mezzo, che è poi risultato essere rubato, prima è scappato, senza prestare soccorso al povero bambino travolto in strada.

Solo successivamente, è tornato sul luogo dell’incidente ed è stato fermato, non dopo aver tentato nuovamente di fuggire e avere avuto una colluttazione con gli agenti di polizia locale.

L’incidente ha avuto luogo in piazzale Gabriele Rosa, zona Corvetto, poco prima delle 17 di quel giorno. Il bimbo stava attraversando la strada con la mamma quando il furgone lo ha travolto.

L’uomo, un ragazzo di soli 20 anni, è finito in manette. Ed è stato denunciato a piede libero per omissione di soccorso e fuga, resistenza, furto e anche guida senza patente. Sul luogo oltre ai vigili, un’ambulanza e un’automedica per soccorrere il piccolo.

Ricovero in ospedale
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Quali sono le condizioni del bambino travolto da un furgone pirata a Milano

Il bambino di 9 anni è stato prontamente soccorso dal personale sanitario del 118 ed è stato trasportato in codice giallo presso l’ospedale Niguarda della città meneghina.

Le sue condizioni di salute sono gravi, ma per fortuna non è in pericolo di vita. Ha riportato la frattura del femore e altri traumi: la prognosi è superiore ai 40 giorni.

Bambino travolto da un furgone pirata
Fonte Pixabay

Speriamo che possa presto rimettersi e possa essere presto dimesso dall’ospedale Niguarda, per tornare a casa.