Bimba in Siria salva sotto le macerie, viva grazie alla sorella che l’ha protetta con il braccio

La sorella purtroppo non ce l'ha fatta

Un altro piccolo miracolo. Una bimba in Siria salva sotto le macerie solo grazie alla sorella, che le ha fatto da scudo con il suo corpo. L’ha protetta con il suo braccio e purtroppo lei non ce l’ha fatta. La sorella maggiore è deceduta nell’ultimo disperato tentativo di salvare la vita della sorellina. Per i soccorritori si tratta di veri e propri miracoli.

Bimba in Siria salva sotto le macerie

Questo piccolo miracolo ci arriva da Jandiris, città a nord di Aleppo, cittadina siriana interessata da 12 anni di guerra civile, prima, e dal sisma di lunedì scorso, poi. I Caschi Bianchi hanno raccontato un salvataggio davvero incredibile.

La bambina si trovava sotto le macerie della sua casa. Insieme a lei c’era il corpo senza vita della sorella maggiore. La ragazza, con tutta probabilità, durante la scossa l’ha abbracciata nell’ultimo disperato tentativo di salvarla. E questo gesto ha protetto la sorellina dallo schiacciamento.

La sua sorellina si è sacrificata… Momenti incredibili per salvare una bambina che era in grembo a sua sorella.

Queste le parole dei soccorritori. I Caschi Bianchi sono molto attivi nella zona del nord est della Siria. Nel filmato realizzato durante il salvataggio, si vedono i soccorritori che letteralmente strappano la bimba dalle braccia della sorella che, purtroppo, ha perso la vita sotto le macerie della loro casa.

terremoto in siria

Bimba in Siria salva sotto le macerie, tutto merito della sorella che è deceduta nell’ultimo disperato tentativo di salvare la vita alla sorellina minore

La fase di soccorso sta per volgere, però al termine, anche se sono ancora diverse le storie di salvataggi miracoli a molte ore dalla scossa di terremoto.

Martin Griffiths, capo degli aiuti delle Nazioni Unite, in visita ad Aleppo ha detto:

Quello che abbiamo visto nelle zone colpite dal terremoto è che la fase di salvataggio, cioè tirare fuori dalle macerie le persone vive e trovare quelle morte, si sta concludendo. E ora parte la fase umanitaria: fornire un riparo, assistenza psicosociale, cibo, un senso del futuro è il nostro obbligo. Ad Aleppo ho sentito storie che fanno rabbrividire.