Bimbo nato prematuro dato per spacciato dai medici: oggi è cresciuto e sta bene

La mamma ha voluto raccontare la sua storia

Questa è la storia di Jibreel, un bimbo nato prematuro e dato per spacciato dai medici. La sua mamma oggi vuole raccontare la sua storia. I dottori non le avevano dato molte speranze, ma lei e la sua famiglia hanno fatto tutto il possibile per salvare quella piccola vita. Oggi il bambino è cresciuto e sta bene, contro ogni pronostico della scienza.

Bimbo nato prematuro dato per spacciato

Nicole Dib ha raccontato la storia del suo bambino. I medici le avevano consigliato di staccare la spina. Per cinque volte lei e suo marito si sono rifiutati, sperando che Jibreel potesse riprendersi. Il piccolo bebè nato prematuro è venuto alla luce a 25 settimane. Pesava solo 800 grammi alla nascita.

Per quattro mesi è rimasto in un’incubatrice del reparto di terapie intensiva neonatale. La sua mamma e il suo papà non hanno mai perso le speranze e oggi raccontano la loro storia per dare coraggio a tanti altri genitori nelle loro condizioni.

La donna di 32 anni era consapevole che il parto potesse avere delle complicanze. Anche la primogenita era nata prematura, ma dopo due settimane di terapie intensiva era andava a casa.

Devo ammettere che dopo il cesareo d’urgenza, me lo hanno messo in collo per un istante e lì ho avuto paura. Più che un bambino sembrava un feto di quelli che si vedono nelle risonanze di routine. Era minuscolo e pesava pochissimo. Poi i medici lo hanno subito portato in un’incubatrice. I dottori, che sono stati dei veri supereroi, mi hanno chiesto 5 volte se volessi staccare la spina perché Jibby ha avuto molte complicanze, ma rispondere a una domanda del genere e in un momento così delicato non è per niente semplice. Io e mio marito, però, non abbiamo mai perso la speranza.

Jibreel con la mamma

Bimbo nato prematuro dato per spacciato: oggi è grande e sta bene

Non è stato facile. Dopo quattro mesi di terapia intensiva, il bimbo ha avuto un’emorragia quasi fatale, che ha indotto una paralisi cerebrale. I primi anni di vita sono stati un inferno, ma i genitori non hanno mai perso le speranze.

Jibreel oggi

Ha dovuto e dovrà ancora sottoporsi a molte cure, ma i progressi sono visibili a occhio nudo. Per anni ha dovuto camminare con un deambulatore e, adesso, invece ha solo due protesi alle gambe. Jibby sta bene è un bambino di quattro anni pieno di vitalità che ama il basket, sua sorella maggiore e socializzare e non possiamo che ringraziare i noi del passato che non hanno mai mollato. Tutti gli sforzi, adesso, sono ripagati dai suoi sorrisi e da quelle piccole grandi vittorie che il nostro campioncino ogni giorno conquista.