Botti di Capodanno 2020: un morto e 204 feriti

Botti di Capodanno 2020: un morto e 204 feriti. Valerio ha perso la vita per compiere un gesto eroico e per colpa di altri 😔💔

Tanti sono i divieti che il nostro paese ha emesso per la notte di Capodanno e tanti sono gli incidenti che ogni anno si registrano per colpa dei fuochi d’artificio e dei botti di varia intensità. Era dallo scorso 2013 che nessuno nel paese moriva nella notte di Capodanno. Il 31 dicembre del 2020, si è concluso con un morto e circa 204 feriti. 38 sono stati ricoverati anche in ospedale e tra questi più di 10 sono in gravi condizioni.

La persona morta è un ragazzo di soli 26 anni, di nome Valerio Amatizi. In molti lo conoscevano per il suo meraviglioso lavoro dopo il terremoto del 24 agosto dello scorso 2016. Aveva prestato soccorso ad Arquata del Tronto, il luogo di nascita della sua intera famiglia.

Valerio è morto la notte di Capodanno, dopo essersi calato in un dirupo perché voleva spegnere un incendio che qualcuno aveva innescato dopo esplosione dei fuochi d’artificio.

I suoi amici, testimoni dell’ eroico gesto, hanno allarmato i soccorsi, ma quando quest’ultimi sono giunti sul posto ed hanno tentato di salvare Valerio, con diversi tentativi di rianimazione, si sono resi conto che non c’era più nulla da fare. Il 26enne aveva perso la vita.

Solitamente le persone ferite o morte a Capodanno, sono quelle che se la vanno a cercare, sono quelle che accendono i fuochi di artificio, nella maggior parte dei casi difettosi. Valerio però, non aveva alcuna colpa, lui voleva soltanto spegnere un incendio di altri responsabili, che al contrario suo, non se ne sono nemmeno più occupati.

A Milano due ragazzini,un tredicenne e un quattordicenne hanno perso la mano. Un diciannovenne di Reggio Emilia, invece, è ricoverato in prognosi riservata, dopo aver riportato gravi lesioni all’occhio.

Questi sono solo tre dei numerosi casi che sono accaduti nella notte di Capodanno. A questi giovani sarebbe potuta andare molto peggio e avrebbero potuto rimetterci la vita.

Ci si può divertire anche senza fuochi d’artificio, pericolosi per l’essere umano e ancora più pericolosi per gli amici a quattro zampe, che ogni anno muoiono di paura e di infarto.