Brindisi, 53mila abitanti da evacuare per disinnescare una bomba

Sono 53mila gli abitanti da evacuare a Brindisi per disinnescare una bomba della seconda guerra mondiale trovata seppellita più di 70 anni fa. Anche il carcere sarà evacuato.

Sono 53mila gli abitanti da evacuare a Brindisi per disinnescare una bomba della seconda guerra mondiale trovata seppellita più di 70 anni fa. Anche il carcere sarà evacuato.

Questa antica bomba è stata ritrovata durante dei lavori di scavo per l’impianto del cinema Andromeda, è previsto un maxi piano di oltre 400 volontari in campo.

Il 15 dicembre Brindisi diventerà una città fantasma, i 53mila abitanti verranno fatti evacuare per permettere agli artificieri di disinnescare e trasportare l’ordigno bellico trovato l’1 novembre nel quartiere Bozzano.

Dall’ 1 novembre sono stati chiuse tutte le attività commerciali della zona, così come i residenti vicino dell’ordigno. La bomba è stata danneggiata durante il ritrovamento e per questo motivo è stato attivato un controllo di sicurezza con l’evacuazione di tre quarti di Brindisi.

Sono settimane che il Comune e la Prefettura di Brindisi sono a lavoro per stilare un piano di evacuazione, anche il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Regionale è intervenuto ed ha effettuato dei sopralluoghi.

Gli unici quartieri non evacuati sono Casale, dove c’è l’aeroporto, Paradiso e una parte del quartiere Sant’Elia. Anche il carcere dovrà evacuare, 200 detenuti dovranno essere trasferiti nel giro di due settimane non solo in Puglia e in Basilicata ma anche in altre carceri d’Italia.

Questa evacuazione interesserà precisamente 53.600 brindisini, sono tutti quelli che abitano nel raggio di 1.617 metri dalla bomba inesplosa. All’interno dell’ordigno si trovano 40 chili di tritolo, con molta probabilità fu sganciato nel 1941 da un veivolo britannico durante la seconda guerra mondiale.

Il 15 dicembre alle ore 5 si inizierà a far evacuare gli abitanti della zona rossa. Verranno effettuati dei controlli antisciacalaggio. Alle ore 8 dovrebbe terminare l’evacuazione, dopo gli artificieri inizieranno a lavorare intorno alla bomba, l’intervento sarà molto delicato e lo si farà a distanza con l’uso parziale di un robot.

Gli artificieri dovranno disinnescare l’ordigno bellico per portarlo in sicurezza in una cava per poi farlo brillare.