“Capace di intendere e di volere”: la rabbia della madre di Alberto Scagni

La famiglia di Alberto Scagni è delusa e arrabbiata dopo la perizia del consulente del pubblico ministero: "Fango sulla nostra famiglia"

Lo psichiatra e consulente incaricato dal pubblico ministero, ha stabilito che Alberto Scagni, quando ha deciso di spezzare per sempre la vita di sua sorella Alice Scagni, era capace di intendere e di volere, così come lo è adesso.

Genitori Alberto Scagni

Il perito del Gip, nelle scorse settimane, aveva parlato di seminfermità. Ma la Procura ha chiesto la riapertura dell’incidente probatorio e affidato una perizia ad un proprio consulente.

Quanto è accaduto ha sconvolto e fatto infuriare la famiglia di Alberto Scagni. Il legale dei genitori dei due ragazzi, ha dichiarato:

Si tratta di una cosa mai vista e contro quanto prevede il codice di procedura penale. La cosa grave è che un comportamento del genere arrivi dalla Procura che lavora per lo Stato.

Genitori Alberto Scagni

Il padre e la madre di Alberto e Alice sono delusi.

Abbiamo in mano la consulenza che è piena di riferimenti a chat e conversazioni private, totalmente avulse da argomentazioni medico-scientifiche, la cui presenza nell’elaborato la intendo avente come unico scopo quello di buttare fango sulla nostra famiglia e condannare il mostro, dimenticando il fatto che l’omicidio di Alice poteva essere evitato.

Queste le parole di una madre che ha perso entrambi i figli. Subito dopo il delitto, la famiglia Scagni aveva puntato il dito contro le autorità e contro il servizio di igiene mentale. Più volte si erano trovati costretti a chiamare le forze dell’ordine, per via del comportamento del figlio. Avevano anche chiesto l’intervento dei servizi di igiene mentale.

Quella stessa sera, avevano ricevuto una chiamata minacciosa da parte di Alberto. Voleva dei soldi e aveva fatto riferimento a sua sorella e suo cognato. Ma quando il padre ha chiamato le autorità, nessuno ha fatto nulla, nessuno è intervenuto, né ha controllato la situazione.

Genitori Alberto Scagni

Continuano a ripetere che se la loro voce fosse stata ascoltata e se qualcuno avesse anche mosso il più piccolo passo, quasi sicuramente oggi Alice Scagni sarebbe ancora viva, sarebbe ancora una moglie e mamma del suo bambino.