Carlo Lugliè perde la vita per salvare in mare il figlio 11enne della compagna: aveva 59 anni
Il mondo accademico sardo è in lutto
Il mondo accademico sardo è in lutto per la scomparsa di Carlo Lugliè. Il docente di 59 anni, infatti, ha perso la vita per salvare in mare il figlio 11enne della compagna che si trovava in difficoltà. La tragedia ha avuto luogo sulla spiaggia dell’Is Arenas, nella provincia di Oristano, in Sardegna. Era molto conosciuto e apprezzato nel mondo della cultura sarda.
Carlo Lugliè insegnava preistoria e protostoria all’Università di Cagliari. Nel tardo pomeriggio di domenica 2 luglio 2023 era al mare con la compagna e il figlio di 11 anni. Improvvisamente il ragazzo, che era a fare il bagno al mare, si è trovato in difficoltà.
L’uomo, vedendo che mostrava segni di affaticamento, ha subito raggiunto il ragazzino a nuoto. Lo ha tenuto a galla, attenendo l’intervento di alcuni allievi della scuola di vela locale, che lo hanno raggiunto tra onde non proprio basse.
Arrivati sul bagnasciuga, il ragazzino di 11 anni è stato soccorso dai presenti. Mentre Carlo Lugliè quando è arrivato già non respirava più. Hanno cercato di rianimarlo anche i soccorritori del 118, che hanno chiesto l’intervento dell’elicottero.
Nel frattempo i Carabinieri del luogo hanno raggiunto la spiaggia. Per lo stimato professore di 59 anni non c’è stato nulla da fare. Ha perso la vita salvando quella del ragazzino di 11 anni.
Chi era Carlo Lugliè, stimato professore universitario sardo
Carlo Lugliè era originario di Cuglieri. Era professore universitario e uno dei massimi studiosi dell’ossidiana sarda e componente del Comitato scientifico della Fondazione Mont’e Prama.
Queste le parole di cordoglio del rettore Francesco Mola:
È un giorno triste per tutta la comunità accademica e studentesca. L’università perde un suo pezzo importante, come anche tutto il mondo della cultura sarda”, queste le parole del Rettore Prof. Francesco Mola nel ricordare il prof. Carlo Lugliè tragicamente scomparso ieri. “Uno stimato collega e un eccezionale professore, profondo conoscitore dell’archeologia e della preistoria sarda, e anche una persona dalle doti umane straordinarie. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nella nostra Università, che, grazie alle sue ricerche e studi, è diventata protagonista nel panorama dell’archeologia. Alla famiglia rivolgo le più sentite condoglianze da parte mia e di tutta la comunità accademica e studentesca.