Caso Mario Cerciello Rega, giallo sull’arma del delitto

Nell'omicidio di Mario Cerciello Rega, è giallo sull'arma del delitto: inspiegabile la presenza di un coltello del genere nei bagagli dell'americano

Nell’omicidio del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, è giallo sull’arma del delitto. Lee Elder Finnegan il ragazzo americano accusato di aver inflitto 11 coltellate al carabiniere, ha confessato. Non ha saputo spiegare, però, perché aveva con sé un coltello. E non si capisce nemmeno com’è riuscito a farlo passare al controllo bagagli. Ecco tutti gli interrogativi sull’arma del delitto.

Come ben sapete il carabiniere Mario Cercielli Rega ha perso la vita dopo essere stato accoltellato 11 volte da Lee Elder Finnegan come lui stesso avrebbe ammesso durante gli interrogatori. Pian piano, sulla vicenda, si sono chiariti molti punti scuri. Ma c’è una cosa che gli inquirenti non riescono a spiegarsi: il coltello usato per uccidere il carabiniere. Si tratta di un “Kabar” di 16-17 centimetri di lunghezza, montabile su baionetta, che usano spesso i marines. Cosa ci faceva una simile arma nei bagagli del ragazzo americano? E, sopratutto, come ha fatto a farla passare ai controlli in aeroporto di Fiumicino?

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Perché un turista americano dovrebbe portarsi in una vacanza in Italia un arma militare?

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Il suo amico, Gabriel Christian Natale Hjorth, l’ha scaricato dicendo di non sapere nulla della presenza di quel coltello (cosa difficile da credere). Queste sono tutte domande senza una risposta, un vero giallo.

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Abbiamo già capito dai racconti degli amici che Lee Elder Finnegan era un ragazzo problematico, viziato e violento. I suoi vicini di quartiere a San Francisco lo hanno definito come un “un piantagrane sempre ubriaco”.

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Bisogna ricordarsi che sul suo profilo Instagram, dove si definisce “King of Nothing” (Re del Nulla) troneggia in bella vista la scritta: “Death is guaranteed, life is not” (La morte è garantita, la morte no).

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Per adesso si tratta di domande senza risposta ma siamo sicuri che gli inquirenti riusciranno a venirne a capo di questa vicenda.