Celina Seghi, prima campionessa italiana di sci alpino, compie 100 anni

Celina Seghi, entrata nella storia italiana come la prima donna a diventare campionessa di sci alpino e simbolo di forza e determinazione, compie 100 anni

Celina Seghi, la prima donna italiana a vincere i campionati italiani di sci alpino, compie 100 anni. Da anni è il simbolo di forza e determinazione, che caratterizzano tutte le donne che, in tempi angusti come quelli in cui si è affermata Celina Seghi, sono riuscite a far valere loro stesse guadagnandosi un posto nella storia italiana.

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La donna, originaria dell’Abetone, nata il 6 marzo 1920, nella sua carriera conta una collezione di ben trentasette medaglie vinte in ambito sciistico. La prima riuscì ad ottenerla nel 1934, nel 1941 partecipò a Cortina D’Ampezzo all’edizione dei mondiali di quell’anno, che però fu annullata in quanto mancavano molte nazione nemiche belliche dell’italia in quel momento. La vediamo vincitrice anche di moltissimi premi e riconoscimenti internazionali.

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La vediamo, nelle foto della sua giovinezza, bellissima all’interno dei suoi panni da sciatrice, paragonabile quasi ad una fotomodella. Erano molte le donne che, nel periodo del dopoguerra, la invidiavano ed imitavano, volendo essere più simili a lei. Non tanto per quanto riguarda l’aspetto fisico, ma soprattutto per il suo carattere e la sua tenacia.

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Sfogliando gli album della sua vita, la donna afferma così:

“Con i giornalisti ho sempre parlato volentieri e poi quando eravamo insieme a Zeno e Vittorio, loro mandavano sempre avanti me a parlare con loro. Sciare con gli uomini? Da sempre e spesso andavo più forte di loro. Qualche volta li prendevo anche in giro.” 

Con questa sua risposta, si può ben capire quanto lei fosse una voce fuori dal coro in un momento storico come quello che stava vivendo. La figura della donna, negli anni cinquanta, era molto screditata e per nulla presa in considerazione. È grazie a donne come Celina Seghi che, pian piano, le donne sono divnetate, finalmente, parte integrante della società, soprattutto quella italiana.

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Per chiunque, il periodo della guerra è stato un periodo traumatico. Ha trasformato, in poco tempo, Celina Seghi, Vittorio Chierroni e Zeno Colò (il trio leggenda dell’Abetone), da campioni (Celina Seghi aveva già 13 dei suoi 37 riconoscimenti) a sfollati.  A riguardo, la donna afferma:

“Non ho mai avuto paura a buttarmi giù con gli sci  se avevi paura, potevi anche non metterteli. E non era mica come ora che gli atleti hanno tutto: noi avevamo gli sci di legno, spesso in testa non ci si metteva nemmeno un cappello. Nell’attesa della gara, ho patito tanto freddo. La paura sa quanto l’ho avuta? Durante la guerra. Lì sì, tanta. E’ stata una sciagura, abbiamo dovuto fermarci e ripartire dopo.”