“C’erano dei gravi precedenti” cosa emerge sulla mamma che ha lanciato la figlia neonata dal balcone
Tragedia a Misterbianco: una madre lancia la figlia di sette mesi dal balcone. La donna, con problemi di salute mentale, è stata arrestata dopo il gesto estremo.
Il 30 aprile, Misterbianco, un comune in provincia di Catania, è stato teatro di un tragico evento che ha sconvolto la comunità locale. Una madre di 40 anni ha lanciato dal balcone la propria figlia di soli sette mesi, un gesto che ha portato alla morte della piccola. La donna, già seguita dal dipartimento di salute mentale dell’ASP, si trova attualmente agli arresti. Questo drammatico episodio ha riacceso il dibattito sulla salute mentale e sui rischi associati alla depressione post partum.

Il rapporto con il primo figlio e la risposta davanti al giudice
All’interno dell’abitazione al momento della tragedia si trovavano diversi familiari, inclusi il marito, la suocera e un altro figlio di sette anni. Secondo le prime informazioni, il rapporto tra la madre e il figlio maggiore era descritto come morboso, mentre la relazione con la neonata sembrava essere completamente diversa e più problematica. Si sospetta che la donna possa aver sofferto di depressione post partum, un disturbo che colpisce tra il 10 e il 15 percento delle neomamme e che si manifesta solitamente intorno alla terza o quarta settimana dopo il parto. I sintomi possono intensificarsi tra il terzo e il sesto mese e, se non trattati, possono prolungarsi per oltre un anno, con il rischio di cronicizzazione.
Recentemente è emerso che la donna era sotto osservazione da parte del dipartimento di salute mentale dell’ASP di Catania, a seguito di un intervento del tribunale che le aveva assegnato un amministratore di sostegno, il padre della donna stessa. Solo tre mesi prima, la madre aveva affrontato un’udienza davanti al giudice, durante la quale, secondo quanto riferito, aveva risposto in modo soddisfacente e convincente, tanto da non far scattare ulteriori provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria. I familiari hanno dichiarato che non c’erano stati segnali preoccupanti che potessero far presagire l’imminente tragedia.
Il marito dimesso dall’ospedale: aveva tentato il suicidio
La sera del 30 aprile, il marito della madre è stato dimesso dall’ospedale dopo aver tentato di soccorrere la figlia. Dopo aver udito le urla, si era precipitato in strada, trovando la piccola a terra in una pozza di sangue. Dopo un tentativo fallito di salvarla, l’uomo ha subito un malore. Sconvolto, è risalito nell’appartamento con l’intenzione di togliersi la vita. Questa serie di eventi ha messo in luce la gravità della situazione familiare e le conseguenze devastanti che la sofferenza mentale può avere non solo per la madre, ma anche per l’intera famiglia coinvolta. La comunità di Misterbianco è ora in lutto, mentre si cerca di comprendere le dinamiche che hanno portato a una simile tragedia.