Chi è Jacopo De Simone, il 19 enne responsabile dell’omicidio di Riccardo Claris: suo fratello si trova in carcere per un noto delitto
Jacopo De Simone, 19 anni, ha confessato di aver ucciso Riccardo Claris, 26enne, durante una rissa tra tifoserie a Bergamo. Il giovane è il fratellastro di un altro omicida.
Un tragico episodio di violenza ha scosso Bergamo, dove un giovane di 26 anni ha perso la vita in un accoltellamento avvenuto nel cuore della notte. La vittima, Riccardo Claris, è stato colpito alla schiena durante una rissa legata a questioni di tifo calcistico. L’aggressore, Jacopo De Simone, 19 anni, ha confessato il crimine e la sua posizione è attualmente al vaglio delle autorità. Questo caso si inserisce in un contesto familiare complesso, dato il legame di De Simone con un altro individuo già coinvolto in crimini violenti.

Il legame con Carmine Francesco
Il legame familiare tra Jacopo De Simone e Carmine Francesco è significativo e complesso. Carmine, di 25 anni, era stato adottato dalla famiglia De Simone insieme a Jacopo. Tuttavia, la sua vita è stata caratterizzata da una serie di reati, tra cui rapine e spaccio di sostanze stupefacenti, che hanno portato all’allontanamento dalla famiglia per proteggere gli altri membri. Questo tentativo di allontanarlo dalla cattiva influenza non ha avuto successo, poiché Jacopo ha intrapreso un cammino simile, culminando nell’omicidio di Riccardo Claris a meno di due mesi dall’arresto di Carmine, avvenuto per l’omicidio di Luciano Muttoni. La storia dei due fratelli mette in luce le difficoltà che possono sorgere in situazioni di adozione e le conseguenze di ambienti familiari problematici.
Cosa è successo
L’incidente che ha portato alla morte di Riccardo Claris è avvenuto la notte tra il 3 e il 4 maggio, in via Ghirardelli, a Bergamo. La rissa è scoppiata all’esterno di un bar in Borgo Santa Caterina, tra due gruppi di tifosi: uno della squadra Atalanta, a cui apparteneva la vittima, e l’altro della squadra Inter, di cui faceva parte De Simone. Secondo le ricostruzioni, la lite è iniziata per insulti e provocazioni legate alla rivalità calcistica. Claris, inizialmente non presente nel gruppo, è stato contattato dai suoi amici per unirsi a loro. Quando è arrivato, la tensione era già alta e De Simone, preoccupato per la sicurezza del fratello, è andato a prendere un coltello. L’escalation della situazione ha portato a un colpo mortale inferto a Claris, che è stato colpito alla schiena. Il coltello si è spezzato durante l’aggressione e De Simone non ha cercato di fuggire, venendo facilmente identificato dalle forze dell’ordine.
Chi era la vittima
Riccardo Claris, un giovane di 26 anni, era un appassionato tifoso dell’Atalanta e aveva legami profondi con la sua comunità. Nato a San Giovanni Bianco, aveva conseguito una laurea in Economia e Commercio e un master in Lussemburgo. Da gennaio, aveva iniziato a lavorare in una finanziaria a Milano. Riccardo non era solo un tifoso; aveva anche avuto una carriera calcistica, giocando nelle giovanili dell’Albinoleffe e successivamente in squadre di promozione ed eccellenza, tra cui la Gavarnese. La sua morte ha suscitato un forte cordoglio tra i tifosi dell’Atalanta, che hanno reso omaggio a lui durante una partita, esponendo uno striscione commemorativo. Il suo ricordo vivrà nei cuori di chi lo ha conosciuto e amato.