Chi meglio di lui può comprendere il dolore della famiglia di Giada Zanola? Un papà che ha incontrato i suoi cari e li ha stretti a se più forte che poteva: le immagini scaldano il cuore

Il papà di Giulia Cecchettin ha incontrato la famiglia di Giada Zanola: il commovente abbraccio

Chi più lui può comprendere il dolore di perdere una figlia per mano di qualcun altro? Gino Cecchettin ha incontrato la famiglia di Giada Zanola, la giovane mamma gettata dal cavalcavia dal compagno Andrea Favero.

Gino Cecchettin fiaccolata Giada Zanola

Il papà di Giulia Cecchettin, uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta, ha partecipato al corteo in memoria della donna. Circa duemila persone si sono riunite con le fiaccole in mano e con striscioni che riportavano parole di rabbia e dolore. “L’amore non uccide”. Era presente anche il Sindaco di Vigonza, Gianmaria Boscaro camminava accanto ai suoi consiglieri comunali.

Tutti hanno sostenuto il dolore della famiglia, che non si aspettava di vivere un simile dramma. Gino Cecchettin ha incontrato ed abbracciato i parenti di Giada Zanola, le immagini diffuse sul web scaldano il cuore. Chi meglio di lui può comprendere l’immenso dolore che ha travolto le loro vite e che li accompagnerà per sempre?

Gino Cecchettin fiaccolata Giada Zanola

Il commovente corteo è partito dalla casa della ragazza e ha proseguito per un chilometro, fino a raggiungere quel punto che ha segnato il suo destino per sempre. Il cavalcavia dell’A4, dal quale è precipitata per 15 metri, per poi essere investita da un tir in corsa. Quel cavalcavia dal quale è stata gettata dal compagno Andrea Favero, padre del suo bambino.

Gino Cecchettin fiaccolata Giada Zanola

Dopo i primi esami autoptici, gli inquirenti si sono convinti che Giada, al momento della caduta, fosse ancora viva. Tuttavia, sospettano che fosse drogata o stordita, vista la difficoltà che avrebbe avuto l’uomo a sollevarla per oltre un metro mentre si divincolava. Un sospetto che verrà chiarito all’arrivo dei risultati degli esami tossicologici.

Andrea Favero ha confessato, inizialmente, il delitto agli agenti che lo hanno arrestato dopo il ritrovamento del corpo di Giada. Tuttavia, davanti al Gip e al pm ha ritrattato le sue parole, facendo solo riferimento ad un vuoto di memoria e avvalendosi della facoltà di non rispondere.