Chiara Lindl, scomparsa nel lago Iseo 7 mesi fa, si riaccende in queste ore la speranza per la famiglia. Cosa sta succedendo

I cani molecolari fiutano un corpo nella profondità del lago d'Iseo: potrebbe essere quello della ragazza tedesca scomparsa nel 2023

La speranza di ripercorrere il triste destino di Chiara Lindl, la giovane tedesca dispersa nel lago d’Iseo lo scorso settembre, si è riaccesa grazie alla presenza di una squadra cinofila di volontari provenienti dalla Germania. I tre cani molecolari addestrati per individuare i segnali provenienti dagli abissi, convocati direttamente dalla famiglia della studentessa, hanno finalmente dato segnali significativi dopo sette mesi di ricerche a tappeto.

Le ricerche finora sono state coordinate dal Gruppo Volontari del Garda, ma i genitori vogliono chiarezza. Hanno contattato una squadra tedesca con cani specializzati in operazioni di recupero ad altissime profondità.

Il punto individuato dai cani si trova a circa 80 metri sotto la superficie del lago d’Iseo, un luogo inaccessibile per gli esseri umani. Per questo, nel caso in cui le ricerche dovessero portare a risultati concreti, si dovrà utilizzare uno speciale robottino per recuperare il corpo.

Chiara Lindl, 20 anni, stava trascorrendo le vacanze in Italia lo scorso settembre con la sorella e alcuni amici. É caduta in acqua durante una gita in motoscafo tra Pisogne e Lovere. La giovane si trovava a prua e, secondo la versione dei genitori, potrebbe essere stata spinta in acqua dalla manovra azzardata di un’amica, attualmente indagata per omicidio colposo. Nonostante i soccorsi immediati, Chiara non è mai riemersa, lasciando un vuoto incolmabile nella propria famiglia e tra gli amici.

Le profondità del lago d’Iseo complicano ulteriormente le operazioni di recupero, con punti che possono raggiungere i 200 metri di profondità. La determinazione dei volontari tedeschi e la tecnologia a disposizione potrebbero finalmente portare a un epilogo per questa tragica vicenda. La famiglia di Chiara potrebbe dire addio alla giovane studentessa. La speranza di dare una degna sepoltura alla giovane ventenne è l’ultimo baluardo cui possono aggrapparsi i genitori, abbattuti dall’immensa perdita.

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