Chiari: torna a casa ubriaco e se la prende con sua moglie incinta

Torna a casa a Capodanno completamente ubriaco e se la prende con la sua compagna incinta, picchiandola e cercando di costringerla a concedersi.... Ecco cosa è successo dopo....

La vicenda è accaduta a Chiari, nella notte di Capodanno, dove un uomo di circa 43 anni, è stato arrestato dalle forze dell’ordine, con l’accusa di maltrattamento e tentata violenza verso sua moglie, incinta al quarto mese. Secondo quanto riportato, a denunciare quanto accaduto, è stata la donna, stanca delle continue aggressioni da parte del marito.

Gli agenti dei Carabinieri di Chiari si sono recati all’abitazione, per arrestare l’uomo, subito dopo la denuncia. Quest’ultimo era ubriaco e non ha opposto alcuna resistenza davanti agli agenti.

La donna incinta ha raccontato di essere stata aggredita e minacciata con un coltello, arma che i carabinieri hanno trovato dentro la loro casa. Era diverso tempo che era vittima delle aggressioni di suo marito e stanca, ha trovato il coraggio di denunciarlo alle forze dell’ordine e di liberarsi da quel rapporto morboso.

Il 43enne era tornato a casa completamente ubriaco e nonostante fosse consapevole dello stato di gravidanza della donna, l’ha picchiata ed ha tentato di abusare di lei. La gestante è riuscita a fuggire ed avvertire i carabinieri. È stata poi portata in ospedale, per essere controllata e curata.

L’uomo è stato arrestato e in attesa delle indagini e della condanna del giudice, è stato allontanato dalla casa di famiglia ed è stata emessa una diffida nei confronti di sua moglie. Non può avvicinarsi per nessuna ragione alla donna.

Purtroppo, oggi, la violenza sulle donne è un argomento all’ordine del giorno. La maggior parte di queste povere vittime continua a sopportare il proprio marito o il proprio compagno, per i figli o per altri motivi personali, non trovando il coraggio di denunciarli e rinunciando alla propria felicità. Esistono tantissimi numeri di supporto, telefoni azzurri, persone che sono dall’altra parte del telefono pronte ad aiutare queste donne: “non abbiate paura, questa non è vita nemmeno per i vostri figli. Alzate il telefono e denunciateli”.