Ciriè: i genitori in difesa dei “bulli mai pentiti”

Genitori in difesa di quelli che sono stati definiti "bulli mai pentiti". Il loro era un caso gravissimo e le loro azioni una volta liberi, hanno infastidito molto: "basta con questo massacro, lasciateli in pace, sono disperati".

Questa vicenda sta facendo molto parlare, perché purtroppo, oggi, l’argomento bullismo, è più frequente di quanto si immagini. In molti ricorderanno la storia di quattro ragazzini, che nel 2016, se la sono presa con un coetaneo, bullizzandolo e umiliandolo, costringendolo a mangiare un hot-dog con degli escrementi animali. Tre di loro sono ancora minorenni, mentre uno è diventato maggiorenne ed hanno scontato tutto.

Lavori socialmente utili e ripetute sedute dagli assistenti sociali.  Ciò che ha fatto infuriare centinaia di persone, è stato il loro comportamento, giustificato poi dai genitori, una volta liberi da tutto.

Sul web, nel giro di poche ore, si sono viralizzate delle immagini “ironiche”, mentre facevano il segno delle manette, davanti al tribunale.

Non solo, anche diversi video, in cui i quattro “bulletti”, rivolgendosi alle forze dell’ordine, hanno orgogliosamente gridato: “Siamo liberi, fan…, sbirri”.

Sui social si è scatenata un polemica e alla fine, i genitori dei quattro ragazzi, hanno richiesto che i filmati e le immagini venissero rimosse dalla rete. Non solo, una delle mamme si è dichiarata preoccupata per suo figlio, poiché a causa di tutto ciò che si sta sentendo dire, si è mostrato così scosso, che lei ha paura possa tentare il suicidio. Il figlio avrebbe minacciato di fare qualche stupidaggine.

Un altro dei genitori, avrebbe scritto un post sul suo profilo social, adesso rimosso, con il quale avrebbe chiesto alla gente di non giudicare, perché un giorno, loro stessi potrebbero ritrovarsi in una situazione del genere in famiglia.

Sono stati definiti bulli mai pentiti, anche se i genitori hanno smentito la cosa. I quattro ragazzi hanno scontato tutto e risarcito il coetaneo bullizzato. Lo scorso 10 luglio, il Tribunale di Torino ha dichiarato il reato estinto.

L’avvocato di uno dei ragazzi, ha puntato sul fatto che i gesti ripresi nelle immagini, potrebbero significare qualunque cosa.

Notizia in aggiornamento.