“Un tragico evento” Colonnello dell’esercito compie un gesto estremo: cosa è successo

Tragedia nel mondo militare: colonnello dell'esercito compie un gesto estremo

25 suicidi dall’inizio del 2024. L’ultimo in ordine di tempo riguarda un Colonnello dell’Esercito che si toglie la vita lasciando tutti i suoi colleghi e i suoi cari a chiedersi perché lo abbia fatto. Prima di lui altri militari ed esponenti delle forze armate hanno deciso di compiere il gesto estremo. Una situazione che merita una riflessione approfondita.

Colonnello dell'Esercito

Giovanni Devillanova si è tolto la vita nella giornata di mercoledì 15 maggio 2024. Il Tenente Colonnello dell’Esercito Italiano aveva 53 anni. Si è sparato con la pistola d’ordinanza mentre si trovava a Putignano, in provincia di Bari, in Puglia.

L’ufficiale lavorava a Roma, presso il sesto reggimento Genio Pionieri. Negli ultimi anni ha operato anche in altri tenti della Capitale, dove tutti lo ricordano per la sua grande professionalità e la sua dedizione al lavoro.

Giovanni Devillanova aveva una laurea in ingegneria civile trasporti. Secondo quanto riportato da alcune agenzie di stampa, l’uomo ha avuto delle difficoltà sul lavoro e, inoltre, soffriva di stress perché continuamente pendolare tra Roma e Bari.

Il Tenente Colonnello era stato trasferito nella capitale, dopo aver operato nel reparto infrastrutture di Bari, dove si era trovato molto bene. Forse il cambio di città e ambiente ha causato problematiche per le quali Devillanova ha pensato di farla finita.

Giovanni Devillanova

Colonnello dell’Esercito si toglie la vita: il 25esimo suicidio da inizio anno tra militari

Secondo quanto riportato dall’Osservatorio si tratta del 25esimo suicidio del 2024 tra uomini e donne in divisa nel nostro paese. Il decesso del 53enne è il terzo caso in questo mese di maggio, dopo che a togliersi la vita sono stati un agente di polizia locale palermitana e un brigadiere della Guardia di Finanza.

Colonnello Giovanni Devillanova

Tutti questi suicidi hanno avuto luogo con la pistola d’ordinanza in dotazione a tutti i militari. Il Sindacato unico dei militari (Sum) ha commentato con tristezza questa terribile notizia. “Aldilà dei problemi che si possono avere a livello privato pensiamo che sia arrivato il momento di investire risorse per indagare sul malessere all’interno delle Forze armate, dove alcuni fattori sommati alle difficoltà personali possono a volte culminare in tragedie di questo tipo. Ci uniamo al cordoglio dei familiari“.

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