“Colpa dei freni” Cecilia De Astis travolta e uccisa, rompe il silenzio uno dei bambini coinvolti: la confessione scioccante
La tragica morte di Cecilia De Astis, investita a Milano da quattro ragazzini minorenni, solleva dibattiti su responsabilità e misure da adottare nei confronti degli autori e delle loro famiglie.
La drammatica vicenda di Cecilia De Astis, una donna di 71 anni, continua a suscitare grande attenzione a livello nazionale. La donna è stata investita e uccisa a Milano, nel quartiere Gratosoglio, da un veicolo guidato da un gruppo di quattro ragazzi, tutti minori di 14 anni. La notizia ha sollevato interrogativi sulla responsabilità legale e sulle misure da adottare nei confronti dei giovani coinvolti, di cui uno ha recentemente deciso di parlare durante l’interrogatorio.

In base alla legislazione italiana, i minori di 14 anni non possono essere perseguiti penalmente per reati come quello in questione. Tuttavia, le autorità competenti stanno valutando la possibilità di collocare i ragazzi in una comunità, anche se al momento non è stata presa alcuna decisione ufficiale. Cecilia De Astis è stata colpita in pieno dalla vettura e, nonostante il tempestivo intervento dei soccorsi e il successivo ricovero in ospedale, è deceduta l’11 agosto scorso.
Cecilia investita e uccisa: parla uno dei 4 bambini coinvolti
I quattro ragazzi coinvolti nell’incidente, provenienti da un campo rom situato in via Selvanesco, avevano rubato l’auto il giorno prima dell’incidente. Dopo l’evento tragico, i giovani si erano dati alla fuga, ma le autorità sono riuscite a rintracciarli grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona. Durante l’interrogatorio presso la polizia locale, uno dei ragazzi ha rivelato: “Abbiamo avuto paura e siamo scappati”. I minori, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, sono tre maschi e una femmina.
La questione della responsabilità legale si estende anche ai genitori dei ragazzi, poiché potrebbe essere accertata la responsabilità civile per omessa vigilanza. Le indagini sono ancora in corso e si sta valutando in che modo procedere nei confronti delle famiglie dei minori coinvolti. La situazione è complessa e delicata, e si stanno analizzando diversi aspetti legali e sociali legati al caso.
La vicenda ha attirato anche l’attenzione della politica. Ci sono state diverse reazioni rispetto all’episodio, con alcuni che chiedono l’adozione di misure più severe nei confronti dei campi rom e altri che avvertono sulla possibilità di speculazione politica in merito a questo tragico evento. Il dibattito è acceso e le opinioni sono contrastanti, evidenziando le difficoltà nel trovare un equilibrio tra giustizia e comprensione delle circostanze sociali in cui si trovano i minori coinvolti.