“Come è morta” Clamorosa svolta nel caso di Liliana Resinovich: la perizia rivela un agghiacciante dettaglio 

La super-perizia sul corpo di Liliana Resinovich conferma la morte per soffocazione e indica omicidio, mentre le indagini proseguono con nuovi esami genetici per identificare l'assassino

Il caso di Liliana Resinovich ha riacceso l’attenzione pubblica e mediatica dopo la pubblicazione della super-perizia sul suo corpo. La 63enne, scomparsa il 14 dicembre 2021 e ritrovata morta il 5 gennaio 2022 in un boschetto dell’ex Opp di Trieste, è al centro di un’indagine che sta cercando di chiarire le circostanze della sua morte. La perizia, redatta dall’anatomopatologa Cristina Cattaneo, ha fornito dettagli inquietanti che indicano una morte violenta e non accidentale.

Dettagli della super-perizia

La super-perizia ha concluso che Liliana Resinovich non è morta per suicidio, come inizialmente ipotizzato, ma è stata soffocata. Nel documento redatto dall’anatomopatologa Cattaneo si evidenzia che non ci sono elementi tecnici o scientifici a supporto dell’idea di un gesto autolesionistico. Si afferma, invece, che la vittima ha subito un soffocamento esterno diretto, accompagnato da segni di violenza fisica. È stato riportato che il corpo presentava lesioni di natura contusiva, evidenti in diverse parti, tra cui il capo, la mano destra, il torace e gli arti. La perizia conclude quindi che Liliana è stata uccisa da qualcuno, senza possibilità di dubbi.

Le indagini in corso

Le indagini sulla morte di Liliana Resinovich continuano con rinnovato impegno, focalizzandosi su nuovi accertamenti scientifici. Attualmente, i dettagli emersi dalla super-perizia stanno guidando gli inquirenti a esaminare capelli e peli rinvenuti sul corpo della vittima. Questi elementi potrebbero rivelarsi cruciali per identificare il presunto assassino. La procura ha intenzione di conferire un incarico per effettuare ulteriori analisi genetiche sui reperti, che sono stati già campionati dalla Polizia scientifica in precedenza. L’obiettivo è quello di isolare il Dna che potrebbe appartenere all’autore del delitto. I campioni di peli e capelli sono stati trovati sugli abiti della vittima e sui sacchetti che avvolgevano il suo capo.

Avanzamenti tecnologici nelle analisi del Dna

La tecnologia in ambito forense ha fatto notevoli progressi negli ultimi anni, offrendo strumenti più sofisticati per l’analisi del Dna. Un metodo promettente è il sequenziamento ultramassivo (Ngs), che consente di analizzare milioni di frammenti di Dna simultaneamente a costi ridotti e con un margine d’errore molto basso. Questo approccio potrebbe rivelarsi determinante anche nel caso di Liliana Resinovich, dato che gli investigatori intendono estendere le nuove analisi genetiche a tutti i materiali già esaminati. Con l’evoluzione delle tecnologie, le speranze di ottenere risultati significativi e di identificare il colpevole aumentano, rendendo i prossimi sviluppi dell’indagine di fondamentale importanza per la risoluzione del caso.