Com’è possibile che la salma di Papa Francesco non si decomponga e viene mostrata ai fedeli
Dopo la morte di Papa Francesco, il corpo è stato sottoposto a tanatoprassi per preservarlo prima dell'esposizione in San Pietro, in linea con le prassi vaticane.
La morte segna l’inizio di un processo di decomposizione nel corpo umano, che, in particolari circostanze, richiede un trattamento conservativo. Questo è particolarmente vero per le figure di alta rilevanza pubblica, come i papi, le cui salme vengono esposte alla venerazione per un periodo di tempo prima della sepoltura. La tanatoprassi si rivela fondamentale in questi casi, poiché è una tecnica di conservazione igienica e temporanea che rallenta il processo di decomposizione, evitando la formazione di odori sgradevoli e il rilascio di fluidi corporei.

La morte di Papa Francesco
Papa Francesco è deceduto lunedì 21 aprile alle 7:35. Nella stessa giornata, il suo corpo è stato sottoposto al trattamento di tanatoprassi, necessario per prepararlo all’esposizione pubblica. Questa fase è cruciale, in quanto permette di mantenere la salma in condizioni adeguate fino alla cerimonia di sepoltura. La deposizione nella bara è avvenuta in seguito a questo trattamento, prima che il corpo fosse preparato per l’esposizione nella basilica di San Pietro, programmata per il 23 aprile. La prassi vaticana prevede un rito di constatazione della morte, che si è svolto alle ore 20:00 dello stesso giorno del decesso. Questo rituale è un passaggio formale e necessario, che viene seguito con grande rispetto e solennità.
Preparazione del corpo e esposizione
Una volta completato il trattamento di tanatoprassi, il corpo di Papa Francesco è stato riportato nella cappella di Casa Santa Marta, dove ha trascorso gran parte del suo pontificato. Questo luogo ha un significato particolare, in quanto rappresenta la sua vita quotidiana e le decisioni che ha preso durante il suo ministero. La preparazione del corpo per l’esposizione è un processo meticoloso che richiede attenzione ai dettagli, poiché il pubblico avrà l’opportunità di rendere omaggio alla figura papale. La cerimonia di esposizione in San Pietro è attesa da molti, in quanto offre ai fedeli la possibilità di commemorare e riflettere sull’eredità lasciata da Papa Francesco. La sua morte segna un momento di grande impatto non solo per la Chiesa cattolica, ma anche per la comunità globale, che ha seguito il suo operato e le sue iniziative durante il suo pontificato.
Il significato della tanatoprassi
La tanatoprassi non è solo una questione di estetica, ma un intervento educativo e igienico che ha lo scopo di preservare il corpo in modo dignitoso. Questa pratica è fondamentale in molte culture e religioni, dove il rispetto per i defunti è di primaria importanza. La tecnica non solo consente di ritardare i processi di decomposizione, ma offre anche un’opportunità per i familiari e i fedeli di rendere omaggio ai loro cari in un contesto appropriato. Il trattamento è effettuato da professionisti qualificati, che seguono protocolli rigorosi per garantire la sicurezza e la dignità del defunto. In situazioni di grande rilevanza, come nel caso di Papa Francesco, la tanatoprassi assume un’importanza ancora maggiore, poiché contribuisce a preservare la figura del papa in un momento di lutto collettivo, consentendo a milioni di persone di partecipare al suo addio in modo rispettoso e significativo.