Conclave, come capire prima degli altri quale Papa è stato eletto: c’è un trucco che non tutti conoscono

Il segreto per anticipare l'annuncio del nuovo Papa risiede nella conoscenza delle formule latine dei nomi, permettendo di identificare rapidamente l'eletto prima del cognome ufficiale

Il Conclave è un evento di grande rilevanza per il mondo cattolico, caratterizzato da momenti di attesa e tensione culminanti nella fumata bianca. Durante questo rito, i fedeli attendono con ansia l’annuncio del nuovo Papa. Esiste, tuttavia, un metodo per anticipare di qualche secondo l’identità del nuovo pontefice, sfruttando la tradizione latina utilizzata dal cardinale protodiacono al momento dell’annuncio ufficiale dalla loggia delle benedizioni della basilica di San Pietro.

Quando il cardinale inizia il suo proclama con la celebre esclamazione “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”, la tensione cresce. Segue una breve pausa prima che egli continui con “Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum…”, per poi pronunciare il nome di battesimo del nuovo Papa in latino accusativo. A questo punto, chi ha familiarità con le traduzioni latine dei nomi dei principali papabili può già intuire l’identità del nuovo pontefice, prima che venga pronunciato il cognome o il nome pontificale scelto. Questo trucco è conosciuto anche da alcuni giornalisti, i quali si preparano in anticipo per cogliere questa opportunità.

Il trucco per capire subito il nome del Papa

Facendo qualche esempio pratico, se il cardinale pronuncia “Blasium Josephum”, è possibile dedurre che il nuovo Papa è l’arcivescovo di Chicago, Blaise Joseph Cupich. Allo stesso modo, “Robertum Franciscum” indicherebbe l’americano Robert Francis Prevost. Altri esempi includono “Guelielmum Iacobum”, che si riferisce al cardinale olandese Willem Jacobus Eijk, e “Johannem Claudium” e “Johannem Marcum”, che corrispondono rispettivamente a Jean-Claude Hollerich del Lussemburgo e Jean-Marc Aveline di Marsiglia. Con una lista di nomi latini ben memorizzata, la sfida si trasforma in un gioco di velocità e intuizione.

Tuttavia, ci sono alcune situazioni che possono generare confusione. Un esempio è il nome “Petrum”, condiviso da almeno quattro cardinali noti: Pietro Parolin, Peter Erdo, Peter Turkson e Pierbattista Pizzaballa. In questo caso, una distinzione chiara può avvenire se si sente “Petrum Baptistam”, il che indicherebbe senza dubbio il patriarca latino di Gerusalemme. Questa sottile differenza può essere colta rapidamente da chi conosce i dettagli, permettendo di fare un’analisi più precisa della situazione.

Altre strategie per scoprire l’identità del nuovo Papa

Un altro metodo per anticipare l’identità del nuovo Papa è legato al protocollo e alla posizione dei cardinali. Se il cardinale Dominique Mamberti, che di norma è il protodiacono, non appare dalla loggia, questo significherebbe automaticamente che è stato eletto Papa. In tale circostanza, il suo posto sarebbe preso da Mario Zenari, il secondo cardinale per data di nomina. In questa situazione, non sarebbero necessarie parole o formule latine per comprendere che il nuovo Papa è Mamberti; basterebbe osservare l’assenza del cardinale per ottenere conferma.

In aggiunta, è utile tenere a mente i nomi di altri cardinali potenzialmente in lizza, come Robertum (Robert Sarah), Fernandum (Fernando Filoni), Johannem (Joan Braz de Alviz), Andream (Anders Arborelius), Christophorum (Cristobal Lopez Romero), Claudium (Claudio Gugerotti), Marium (Mario Grech), Aloisium Antonium (Luis Antonio Tagle), Fridolin (Fridolin Ambongo), Angelum (Angel Fernandez Artime), Iosephum (Josè Tolentino), Franciscum (Francis Leo). Questo insieme di nomi e corrispondenti traduzioni latine si configura come un vero e proprio codice segreto, comprensibile solo a chi è iniziato a questi dettagli.