“Volevamo solo essere genitori, per le nostre bimbe ora dobbiamo pagare 19mila euro” la straziante storia di due genitori italiani

L'incubo di una coppia italiana che ha scelto la maternità surrogata in Georgia

La storia di questa coppia italiana sta facendo molto discutere sui social network. Non potevano avere dei figli, così hanno deciso di volare in Georgia per tentare con la maternità surrogata. Tuttavia, le cose non sono andate affatto come avevano previsto.

maternità surrogata esperienza coppia

La coppia ha contattato una clinica straniera e hanno intrapreso il percorso della maternità surrogata. Sono nate due gemelle che però non hanno ancora potuto abbracciare e portare in Italia. Avevano sentito parlare molto bene di quella struttura sanitaria nel Tbilsi, definita “una dei pochi posti che consente la maternità surrogata internazionale”.

Così hanno firmato un contratto con un’agenzia. Quest’ultima si sarebbe dovuta occupare di tutte le comunicazioni tra loro e i medici della Georgia. Dopo un po’ di tempo, i due hanno scoperto che la madre surrogata era incinta di due gemelli, ma che per via di alcune complicazioni avrebbe partorito prima del termine.

Le due gemelline sono nate il 23 febbraio scorso, pesavano meno di un chilo e mezzo. Ora stanno bene, ma le cose si sono complicate.

Scopriamo che la clinica non ha un reparto di neonatologia e che le bimbe sono state trasferite al Gudushauri. Quando arriviamo lì, ci presentano una fattura di 12 mila euro, dicendoci che avrebbero dimesso le neonate solo alla 36esima settimana, raggiunti i due chili e mezzo. Quando abbiamo dato l’incarico all’agenzia avevamo chiesto se i bambini sarebbero nati lì e rimasti lì. Ci avevano assicurato di sì e che non ci sarebbero state spese extra, se non 20 euro al giorno. Noi sapevamo di non poter andare oltre i 40mila euro pattuiti perché avevamo chiesto un prestito.
maternità surrogata esperienza coppia

Alla fine i due hanno deciso di trovare i soldi per pagare quella fattura e portare a casa le bambine, ma il referente dopo la richiesta di un passaporto e di un certificato di nascita è scomparso nel nulla. Non solo, dopo aver comunicato all’ospedale che avrebbero fatto un bonifico, è stato detto loro che volevano i contanti.

Voi avete un debito e dovete pagare, altrimenti le bambine non ve le diamo. Non si possono fare bonifici al Gudushauri center.

La coppia dovrà affrontare altri ostacoli

Non potevano vederle, nessuno aveva detto loro che stavano male, ma la neomamma e il neo papà hanno deciso di non arrendersi e hanno trovato i contanti. A quel punto però, l’ospedale straniero ha chiesto loro il doppio. Nella disperazione si sono rivolti ad un avvocato, che è riuscito a pattuire una somma di 19 mila euro.

È una situazione incredibile, passa il tempo e le nostre figlie crescono senza di noi. Il 23 maggio compiranno tre mesi, tutti passati nelle mani di estranei.
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Nonostante la lunga agonia, finalmente le bambine verranno dimesse e portate in italia, ma la coppia ha raccontato di avere ancora un ultimo ostacolo da affrontare. Nel nostro paese la maternità surrogata è vietata, quindi è moto probabile che il papà, donatore di seme, verrà riconosciuto come genitore, ma la madre potrebbe dover procedere con l’adozione delle due gemelline.