Coronavirus, 3 infermieri di Codogno hanno lavorato in ospedale per 3 giorni

Coronavirus, la storia di 3 infermieri di Codogno che hanno lavorato in ospedale per 3 giorni di fila perché nessuno si era presentato a sostituirli

La loro storia la conoscono in pochi perché non fa notizia come gli aggiornamenti sulla situazione dei contagi da Coronavirus in Italia. Loro si chiamano Fabio, Giovanna e Dana e lavorano come infermieri nel Reparto di Medicina nell’ospedale di Codogno. Nel loro reparto è stato ricoverato per la prima volta il famoso “paziente uno”. Ecco perché Fabio, Giovanna e Dana dovrebbero essere considerati eroi.

Tutto è cominciato nella sera del 20 di febbraio quando i tre infermieri, Fabio, Giovanna e Dana, sono arrivati al lavoro per fare il loro consueto turno. Durante la giornata, è stata scoperta la positività al Coronavirus del paziente uno e la situazione è letteralmente precipitata.

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Molti operatori sanitari entrati in contatto con il paziente uno sono stati messi in quarantena, altri, semplicemente, non se la sono sentiti di rientrare al lavoro, data la situazione. Il turno di Fabio, Giovanna e Dana sarebbe dovuto finire il 21 febbraio, la mattina, ma i loro colleghi del turno successivo, in blocco, si sono rifiutati di dare il cambio… nemmeno quelli del turno successivo e così via.

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La storia dei tre infermieri è stata raccontata dal Corriere della Sera. Nell’ospedale di Codogno, in seguito, sono stati registrati altri casi di contagio da Coronavirus  questo ha complicato, ancora di più la situazione.

Fabio Giovanna e Danna sono rimasti per 3 giorni consecutivi nell’ospedale, senza mai uscire dal reparto, a prendersi cura di una ventina di pazienti. Dormivano a tratti, dove trovavano un posto libero, mangiavano lì e cercavano di andare avanti.

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Avevano ricevuto per alcuni giorni l’aiuto dei colleghi del reparto della Riabilitazione ma poi quel reparto è stato chiuso perché anche lì era passato il paziente 1.

Le cose sono peggiorate quando anche Fabio si è ammalato di influenza (non Coronavirus, a quanto pare) ed è stato messo in isolamento. A lavorare sono rimaste Giovanna e Dana. A loro si è unita un’altra infermiera del Pronto Soccorso e un’operatrice sociosanitaria.

 

La Direzione sanitaria aveva disposto l’interruzione della quarantena per gli infermieri entrati in contatto con il paziente zero chiedendo loro di fare un tampone. Se quel tampone fosse risultato negativo loro sarebbero dovuti rientrare al lavoro. Ma il provvedimento è stato annullato dalla regione.

Fabio Dana e Giovanna hanno detto di non essere arrabbiati con i loro colleghi ma hanno ammesso:

I tre infermieri non portano rancore verso i colleghi, ma sono piuttosto delusi dal loro atteggiamento

“La condivisione avrebbe alleggerito fatica e paura, scrivono, e invece ci hanno abbandonato, proprio loro che conoscono Medicina e sanno perfettamente cosa stiamo passando”.

I tre infermieri adesso si chiedono: “Con che faccia ci guarderanno negli occhi quando ci rivedremo”?

Nel frattempo la situazione sembra essersi risolta ma il comportamento esemplare dei 3 infermieri va raccontato e lodato.