Coronavirus, a caccia di Pokémon per la città: 28enni denunciati
San Demetrio Corone, due 28enni sono stati denunciati perché erano usciti dalle loro abitazioni violando il decreto del Governo per l'emergenza coronavirus.
Due 28enni sono stati denunciati perché erano usciti dalle loro abitazioni violando il decreto del Governo per l’emergenza coronavirus. Il motivo? Erano usciti per catturare i Pokémon.
È accaduto in provincia di Cosenza, a San Demetrio Corone. I due ragazzi di 28 anni erano usciti di casa e sono stati sorpresi dai carabinieri mentre erano al cellulare a caccia di Pokémon.
Nonostante il Dpcm del Governo per l’emergenza coronavirus che impone a tutti i cittadini d’Italia di non uscire di casa se non per necessità e motivi importanti come andare a lavoro, fare la spesa o per problemi di salute, i due ragazzi hanno lasciato tranquillamente la propria abitazione.
I carabinieri che da giorni sono impegnati nei controlli sul territorio per far rispettare a tutti le disposizioni del Governo per ridurre il contagio da coronavirus, hanno sorpreso i due ragazzi mentre girovagavano in piazza Monumento.
I militari li hanno fermati ed interrogati. I due, senza alcun problema, hanno riferito che erano nei pressi del Monumento dei Caduti che sorge in piazza, per cercare di catturare dei Pokémon. Ovviamente per loro è scattata la denuncia per inottemperanza al Dpcm.
Questa è l’ennesima denuncia che i Militari dell’Arma hanno eseguito da quando è stato emanato il decreto e da quando l’Italia è in lockdown. Nel Cosentino sono 119 le persone che sono state denunciate per inottemperanza o per false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Le denunce sono state effettuate soprattutto nella zona di Corigliano Calabro.
Napoli detiene il primato di inosservanza alle disposizioni del Governo, nella città ci sono più persone denunciate che positive al coronavirus. In tutta la regione Campania sono 837 i contagiati dal Covid-19 e i denunciati sono più di 5000, tra questi, 27 sono stati arrestati.