Coronavirus, a Terni, cartello davanti al ristorante: vietato l’ingresso ai cinesi

Terni, spunta un cartello davanti a un ristorante: "vietato l'ingresso ai cinesi"; la scritta non è passata inosservata, scatenando le polemiche

I contagi da Coronavirus sembrano non fermarsi in Italia e le persone iniziano a cambiare la loro vita, cercando di tutelare la propria salute. Ma c’è anche crede che il modo migliore per tenere alla larga il virus è vietando l’ingresso nel proprio locale ai cinesi. È un fatto accaduto a Terni dove, all’entrata di un ristorante, è comparso un cartello con la scritta: “è severamente vietato l’ingresso ai cinesi e ai loro simili!”

Quello che stiamo per raccontarvi, anche se ha dell’incredibile, è realmente accaduto a Terni. Il ristorante “La Primula” di Casali di Papigno ha esposto un cartello all’entrata che ha fatto indignare molte persone del luogo. Il proprietario del ristorante, Carlo Chermaddi, ha scritto un messaggio indirizzato ai potenziali clienti cinesi invitandoli a non entrare nel suo ristorante. Ecco cosa c’è scritto:

“Per tutelare la mia famiglia e i miei clienti è severamente vietato l’ingresso ai cinesi e loro simili e a chiunque abbia frequentato la Cina e zone limitrofe. Siete obbligati a non entrare!”

cartello

Contattato dalla redazione di UmbriaOn, il proprietario del ristorante La Primula, Carlo Chermaddi non ha esitato a rafforzare il concetto, affermando la sua opinione in modo chiaro ed inequivocabile.

“Ma io sono ‘montanaro’ e sono per le cose nette: con me o è ‘bianco’ o è ‘nero’, il ‘grigio’ non esiste. Ho voluto essere chiaro e mettere le mani avanti sin da subito, senza ipocrisie né buonismi”.

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Poi ha chiarito la sua posizione così:

“Io ho due figli, un padre di 80 anni: permettete che se gli prende qualcosa, mi girino le scatole? Io i cinesi, sono pronto a mandarli via se dovessero venire al ristorante, non li voglio nel mio locale. E soprattutto chi, per qualsiasi ragione e di qualsiasi nazionalità, è stato in Cina e più in generale in estremo oriente. La mia clientela per la maggior parte non è ternana, sono ‘agganciato’ a circuiti turistici internazionali, ospito persone di ogni posto del mondo grazie alla vicinanza alla Cascata delle Marmore, al lago di Piediluco, alla Valnerina. Dell’ipocrisia non me ne faccio nulla, qui vanno conservate salubrità e immagine. Per questo ho messo quel cartello con sincerità e chiarezza, sin da subito per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco”.

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Fonte: umbriaon.it