Coronavirus: diretta bollettino ufficiale 13 marzo, ore 18:00

CORONAVIRUS: aggiornamento quotidiano delle 18:00. Aumento contagi e morti totali in Italia.

Anche oggi, come nei giorni precedenti, Angelo Borrelli, il capo del dipartimento della Protezione Civile, in compagnia di Silvio  Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, durante la diretta delle 18:00, ha comunicato i nuovi dati aggiornati riguardo il numero di contagiati, di morti e di guariti.

181 guariti in più, che porta il totale di guariti a 1439.

2116 casi positivi in più, per un totale attuale di 14955: 6201 sono in isolamento domiciliare, 7426 sono ricoverati con sintomi, 1328 sono ricoverati in terapia intensiva.

Ci sono stati anche 250 decessi, per un totale di 1266 morti : “voglio sempre ricordare che sono persone decedute con coronavirus e non per il coronavirus, sul quale l’Istituto Superiore della Sanità sta facendo tutta una serie di indagini epidemiologiche e indagini cliniche”, ha dichiarato Angelo Borrelli durante la diretta.

Ecco la diretta:

Alla fine della lettura del bollettino, è intervenuto il presidente dell’Istituto Superiore della Sanità, Silvio Brusaferro ,che ha parlato dei principali sintomi delle persone morte: dispnea e  febbre.

“Voglio raccomandarmi con tutte le persone che si trovano in quarantena, positive, con pochi o nessun sintomo e che vivono con altre persone. Sul sito dell’Istituto Superiore della Sanità, c’è una documentazione dettagliata su come ci si deve comportare…

… i pazienti deceduti positivi hanno una media di 80 anni. Sono prevalentemente maschi, le donne soltanto il 25, 8%. La fascia d’età più colpita, è quella dai 70 anni, con un picco di 89 anni.

Abbiamo un ulteriore elemento sui due pazienti che risultano deceduti con età inferiore ai 40 anni. Abbiamo dei dettagli nel senso che una di queste persone aveva 39 anni e aveva uno stato di patologia neoplastica ed è deceduta in ospedale  e l’altra persona, viceversa, sempre 39 anni, è deceduta a casa e aveva alcuni fattori come diabete, come obesità e anche altre tipologie di disturbi che caratterizzavano la sua vita prima di contrarre l’infezione.

Le patologie che noi abbiamo identificato sono le patologie più comuni che riguardano pazienti soprattutto anziani, fragili, che hanno già una loro fragilità intrinseca e quindi sono già soggetti ad una serie di patologie e l’insorgenza di un’infezione delle delle vie respiratorie, può facilmente portare al decesso”, conclude Silvio Brusaferro.